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GdM – Gegè Rossi: “Lecce-Venezia è uno scontro diretto. Sarà grande sfida”

Generoso Rossi parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) della gara Lecce-Venezia, in qualità di doppio ex.

LECCE-VENEZIA. «Quella di sabato (ore 14, Via del Mare ndr), tra Lecce e Venezia, sarà una grande sfida, tra due formazioni che sono in salute, che stanno facendo molto bene e che figurano nel gruppone di alta classifica, staccate di un solo punto l’una dall’altra. Insomma, uno scontro diretto. In un torneo molto equilibrato e competitivo come quello cadetto 2020/2021, vincere simili match vale doppio».

LECCE DI OGGI. «Il Lecce è attrezzatissimo ed è tra i favoriti, ma anche il Venezia dispone di una rosa valida ed ambisce quanto meno ad accedere ai playoff. Su entrambi i fronti scenderanno in campo calciatori di spessore. L’incontro promette quindi di essere aperto a qualsiasi risultato, sempre in bilico. Come caratura complessiva, i salentini hanno senz’altro qualcosa in più dei veneti ma, nell’arco di 90 ‘, può accadere di tutto».

TIFO LECCE. «Non ho mai nascosto di avere un rapporto speciale con la piazza giallorossa che, per la passione che trasmette alla squadra, meriterebbe stabilmente la massima serie.  Nel Salento ho vissuto una stagione stupenda sotto tutti i profili.  Da allora ci torno in vacanza tutti gli anni. Spero che il club presieduto da Sticchi Damiani torni subito in massima serie Ha tutte le carte in regola per riuscirci».

IL LECCE HA UN’IDENTITA’. «Da diverse settimane, il Lecce ha trovato una identità precisa ed esprime un buon calcio. È una formazione a trazione anteriore, con un potenziale offensivo devastante. Coda e Stepinski hanno grande affiatamento e segnano con regolarità. Inoltre, sino ad oggi, sono partiti dalla panchina Falco e Pettinari, due calciatori top per la B. Nell’allestire il roster, il direttore Corvino ha fatto un lavoro egregio, da par suo, e mister Corini, il nocchiero della e squadra, è allenatore di categoria superiore, che sa fare girare a dovere le proprie compagini».

RICORDO DI CORVINO NEL 2002-03. «In quella annata ha avuto un grave problema di salute e pertanto non ha vissuto sempre a contatto con noi. Ma a volermi in rosa, proprio dal Venezia, è stato lui. Il primo contatto l’ho avuto con lui. È un profondo conoscitore del mondo del calcio, un dirigente navigato.  Sa come muoversi, e come allestire un organico, come spendere le risorse economiche. È uno dei migliori in A, figuriamoci tra i cadetti. È un valore aggiunto preziosissimo».

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