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GdM – Polenghi: “Lecce-Frosinone sarà una partitissima, le due squadre si daranno battaglia in campo!”

L’ex calciatore giallorosso Tiziano Polenghi parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) del match di sabato pomeriggio tra Lecce e Frosinone.

LECCE-FROSINONE 5-0, 10 MARZO 2007. «Rammento bene il match in questione. Stavamo attraversando un periodo delicato. Da circa due mesi c’era stato l’avvicendamento in panchina con l’avvento di Papadopulo al posto di Zeman ed avevamo vinto un solo incontro. Ci serviva assolutamente un successo per svoltare, ma il Frosinone non era certo un avversario comodo. Il fatto di esserci portati quasi subito sull’1-0 ci agevolò, anche perché raddoppiammo dopo 2′ e per noi la gara diventò in discesa».

LECCE-FROSINONE, SABATO ALLA 14. «In questo caso salentini e ciociari si daranno battaglia in una vera e propria partitissima. Le due compagini sono molto forti, costruite con l’ambizione di puntare con decisione alla promozione diretta. Il club presieduto da Sticchi Damiani vuole fare immediato ritorno in massima serie dopo la retrocessione del 2019/2020. Alla società diretta da Stirpe, invece, ancora brucia il fatto di avere perso il treno per la A nella finalissima dei play off disputata contro lo Spezia e nella stagione in corso vuole il salto diretto».

CHE PARTITA SARA’? «Entrambi i collettivi sono abituati a provare sempre a giocare a calcio, pur partendo da filosofie differenti. Corini e Nesta, oltre ad essere stati calciatori di alto livello, sono tecnici preparati. I due organici, inoltre, sono composti da tanti elementi di indubbia caratura. Pertanto, Lecce e Frosinone dovrebbero regalare un degno spettacolo».

PRONOSTICO. «Il risultato è apertissimo, può accadere di tutto. I punti in palio, tra l’altro, sono senz’altro pesanti, come sempre accade quando si tratta di uno scontro diretto tra squadre ambiziose. Il campionato cadetto non è mai stato tanto livellato verso l’alto e conseguentemente ogni vittoria vale oro, fermo restando che la volata promozione si deciderà solo in extremis, come sempre».

NIENTE TIFOSI ALLO STADIO. «Rinunciare al calore del pubblico amico è un handicap per tutte le formazioni, ma lo è ancora di più per complessi come quello salentino, che possono contare su una tifoseria appassionata, con 20-25mila presenze ad incontro. Il tutto, tralasciando l’aspetto economico, che pure è rilevante per le casse del club».

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