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Coda: “Gioco, rosa e tecnica, il mio Lecce non è secondo a nessuno. Ai tifosi prometto tanti gol”

Il bomber giallorosso ha rilasciato una lunga intervista al collega Tullio Calzone sulle colonne dell’ultimo numero del Guerin Sportivo, trattando di diversi argomenti tra passato, presente e futuro. Conditi da tante chicche e curiosità.

DIFFICOLTA’. “All’inizio siamo partiti dopo una retrocessione e abbiamo avuto anche noi delle difficoltà. Invece in campo si vedono tutte le nostre potenzialità. Ma non si vince mai pria di giocare, in questo campionato ancora di più”.

ALLENATORI. “Campilongo mi ha fatto esordire tra i professionisti e gli devo tantissimo. A Parma ho avuto Donadoni e Gotti, due tecnici fondamentali per la mia crescita. Anche con Bucchi mi sono trovato a mio grande agio. E poi SuperPippo mi ha fatto crescere tanto, diventerà un grandissimo allenatore perché cura molto vari aspetti, anche umani. Con De Zerbi ho avuto un rapporto di odio e amore, ma in campo come allena e lavora non ha rivali. Poi, nei rapporti interpersonali, diciamo che non ci siamo mai presi”.

BENEVENTO. “Non ho rinnovato per diversi fattori, ma soprattutto volevo essere ancora una prima scelta e a Benevento non sarebbe stato così. Comunque è stata una grande avventura quella nel Sannio, con tantissime emozioni che resteranno indelebili. Il presidente Vigorito mi ha voluto un gran bene. Grazie ad Inzaghi avevo avuto tre anni di contratto, ma non ne ho fatto una ragione economica ed ho detto no”.

LECCE DA BATTERE. “Vedendo le altre squadre siamo molto temuti e questo ci dà la sensazione di essere una squadra forte. Secondo me abbiamo margini di crescita, soprattutto in una fase difensiva alla quale dobbiamo partecipare un po’ tutti. Rivali? SPAL, Empoli e Chievo sono davvero forti, poi c’è la Salernitana che può arrivare ai playoff. Alla lunga sarà la qualità dell’organico a fare la differenza, con tante gare ravvicinate servono rose adeguate. Gioco e tecnica faranno la differenza. E il Lecce in questo non è secondo a nessuno”.

PUNTE PRESENTI E PESSATE. Mancuso mi piace molto, Tutino ha grandi mezzi tecnici e fisici, oltre ad ampi margini di crescita. Balotelli? Lo aspetto in campo, la B ha bisogno di tanta concentrazione. Da piccolo vedevo Trezeguet e mi faceva sognare, realizzava gol in tutti i modi. Mi piace Lewandowski, fisicità e destrezza, come provo a fare anche io nel mio piccolo”.

DIFENSORI. “Tra i difensori che in assoluto mi hanno fatto soffrire di più, quest’anno mi è piaciuto Brighenti. Però devo dire che Lucioni è davvero un osso duro e un grande giocatore. Avrebbe meritato tanti anni in massima serie ma anche lui, come me, può vantarsi di giocare nel Lecce”.

COMPAGNI E MISTER. “Con Mancosu ci conoscevamo dai tempi di Siracusa. Ho ritrovato un grande calciatore, siamo cresciuti tanto. Ora ci capiamo con lo sguardo, e c’è un’intesa perfetta. Poi Stepinski, Adjapong, Listkowksi, Zuta, Bjorkengren e Paganini sono tutti calciatori di qualità. Con Tachtsidis è un grande Lecce, ci dà equilibrio e sa giocare a calcio. Corini ci ha dato capacità di sfruttare l’ampiezza e la profondità, che a me piace tanto. Ma è a livello mentale che ti sprona, a non accontentarti mai. Il mister ha poi uno staff perfetto, non solo con il preparatissimo Lanna”.

STICCHI&CO. “Il Lecce è una società ambiziosa, ma con i conti sempre in equilibrio. L’arrivo di Corvino ha sanato tante cose che andavano migliorate, e cioè staff  tecnico da Serie A con fisioterapisti, osteopati e quant’altro Ha migliorato le strutte con una nuova palestra attrezzatissima e un nuovo campo per gli allenamenti. Con il presidente ho un ottimo rapporto. E’ un patron pacato, competente e disponibile. Una bella persona che mette i suoi giocatori a loro agio, pretendendo sempre il massimo come giusto che sia dopo che ti ha dato tanto”.

HOBBY E GUSTI. “Non ho un passatempo speciale, anche se giocare alla playstation con mio figlio Saverio di quattro anni rischia di diventarlo. A scuola ho fatto sino al terzo superiore, poi quando sono andato a giocare in Svizzera ho mollato e ora non ho la testa per riaprire i libri. Come piatto amo il pollo ruspante, mentre i miei attori preferiti sono Jason Statham e Megan Denise Fox. Recentemente ho letto l’autobiografia di Pep Guardiola, bellissima come il film ‘Mi chiamo Francesco Totti’, che mi ha fatto emozionare”.

FUTURO GIALLOROSSO. “Nel giugno 2022 mi scade il contratto, poi si vedrà. Lecce è una città bellissima, sto bene qui. Ai tifosi salentini prometto tanti gol e di onorare i loro colori, sudando sempre la maglia. Poi, per il ritorno in Serie A, dipenderà da tanti fattori. Per il 2021 mi auguro un gol al Covid e tutto il bene per il Lecce”.

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3 anni fa

Lu figghiu se chiama Saverio comu Lu presidente….mo sta capiscu ???

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