La vittoria di ieri registra un importante passo di crescita. Al Lecce servivano i tre punti per rinvigorire le proprie ambizioni dopo un periodo negativo. Ultimamente, anche su queste colonne, abbiamo spesso parlato di una cattiveria necessaria per essere ancora più competitivi. Snoccioliamo i dati sui duelli vinti in questo campionato per provare a trarre delle considerazioni.
L’ausilio dei dati ci consente di leggere ormai molti dati delle gare stagionali. La tabella di seguito riportata ci porta a fare una serie di considerazioni. Nel periodo migliore del campionato, ai risultati positivi del Lecce si è spesso accompagnata una maggior tenacia nei contrasti.
Dai duelli vinti nascono situazioni di possesso palla, di conseguenza potenziali occasioni per far male agli avversari. L’ultima porzione di campionato, in cui i giallorossi hanno vinto 3 volte in 13 gare, sancisce la costanza di una squadra più “debole” rispetto agli avversari. E’ singolare, però, nella valutazione dell’andamento di una gara, che il maggior scarto in termini percentuali sui duelli persi si sia registrato in una vittoria: Ascoli-Lecce 0-2.
Zdenek Zeman era solito dire “Il risultato è casuale, la prestazione no”. Il calcio moderno, con il suo corollario di dati e intrecci con le scienze statistiche, ci permette di rendere oggettiva la prestazione. A voi ogni commento sulla reale portata di questo dato e sul momento, oggettivamente opaco quando si tratta di vincere dei contrasti, della formazione allenata da Corini.