L’attaccante giallorosso, nell’intervista concessa a La Rosea, si sofferma a parlare anche delle tappe principali che ha vissuto in carriera.
IN A 42 PRESENZE E 6 RETI TRA PARMA E BENEVENTO. «Ognuno fa i conti con il suo destino. A 25 anni ho avuto la grande chance nel Parma, di rientro dal prestito al Nova Gorica, dove avevo realizzato 18 gol e vinto la Coppa di Slovenia. All’inizio Donadoni non mi vedeva, poi mi volle nel gruppo: cominciai a giocare e con l’Inter mi ruppi i legamenti crociati di un ginocchio».
COSA LE E’ RIMASTO DI PARMA? «La conoscenza di Cassano, unico. In allenamento, ritardavi un passaggio e lui si fermava, non parlava e ti sfondava con lo sguardo. E la lezione di Crespo, quando mi sono allenato con la sua Primavera. Mi diceva: Massimo, cerca di giocare anche sino a 40 anni, perché poi si spengono i riflettori e da ex calciatore ti cambia tutto. Allora, vado in A con il Lecce e stavolta me la godo a lungo».
PATTO CON CORVINO PER I BONUS LEGATI AI GOL? «Col direttore è difficile strappare qualcosa. Quando mi ha ingaggiato, è stato chiaro: mica prendo Coda per mettere premi a 10-15 reti, da uno come te mi aspetto da 20 a 25 gol».
SOPRANNOMI TRA I COMPAGNI. «Ne svelo solo qualcuno. Meccariello “maresciallo”, Gabriel “prosciuttone”, Dermaku “camel” e Felici “El Cicio”, perché assomiglia a Ciciretti».
Qui la prima parte dell’intervista.
Coi consigli di Cassano, andrai sicuramente lontano ?
Cassano?!?!?! Appostu stamu
Cu Cassano nu ncucchi mancu cu rivi a Surbo!
Ascolta i consigli di Chevanton e dormi tranquillo..(Cassano lassalu stare).
Non bestemmiare altrimenti vai in panca che è meglio!!! ?