Tra i 52 gol che eleggono l’attacco del Lecce a leader della Serie B, manca ancora lo squillo da calcio di punizione. I giallorossi dovranno sbloccarsi anche per rendere onore a Eugenio Corini, un grande specialista del calcio piazzato nei suoi anni da calciatore.
Settimane fa, ha fatto riflettere il dialogo tra Sinisa Mihajlovic e Alessandro Del Piero, a margine di Napoli-Bologna 3-1, durante il salotto televisivo dello Sky Calcio Club. L’ex juventino, ospite di Fabio Caressa, ha dialogato con il serbo in merito alla bassa percentuale di gol su punizione arrivati in questo campionato di Serie A. Il dato stupiva Pinturicchio, anche perché oggi, a suo dire, è più facile segnare anche a causa del forzato rispetto della distanza della barriera. La risposta di Sinisa, come spesso accade, è stata senza filtri. L’allenatore del Bologna, uno dei più grandi specialisti nella storia dei calci di punizione, ha affermato laconicamente: “Ma te lo spieghi tu, se io da allenatore mi metto a calciare punizioni, ovunque sono stato, non solo a Bologna, e faccio più gol dei miei giocatori anche dopo 15 anni che ho smesso di giocare. Ci sarà un motivo? Si può fare di più con l’allenamento. Bisogna farlo, ma bisogna avere passione per le cose. Noi dopo l’allenamento restavamo in campo ad allenarci, a fare le sfide, calciare punizioni. Ma io sono 12 anni che alleno. Mai successo di trovare un giocatore che dopo l’allenamento mi dice ‘mister posso rimanere per tirare le punizioni’, glielo devo dire io. Perché se capita di domenica il gol non viene mica così. Tutta lì la differenza”
Il siparietto tra i due ex artisti del pallone ha indotto chi scrive a una piccola riflessione in casa Lecce. Quest’anno, non è ancora arrivato il primo gol direttamente da calcio di punizione. L’anno scorso, in Serie A, le perle sono state due: di Falco, in casa, contro il Sassuolo e, soprattutto, la bomba scagliata all’oggi stadio Diego Armando Maradona da Mancosu contro il Napoli. Quello del capitano, in un sondaggio proposto a voi lettori di CalcioLecce, è stato il gol più bello dell’anno solare 2020.
Nella conferenza stampa di oggi, alla vigilia dello scontro diretto Lecce-Venezia, abbiamo interpellato sul tema Eugenio Corini. Il tecnico, con tranquillità, ha esaminato il rendimento del Lecce da calcio piazzato: “Con la Reggiana siamo molto pericolosi, sia con Coda che con Henderson. Abbiamo Mancosu che con questo fondamentale è molto bravo, dunque abbiamo tutto per sbloccarsi. E’ un aspetto che ritengo fondamentale e che alleniamo molto nel corso della settimana”.
La domanda a Corini non è stata casuale anche per un altro aspetto. Il Genio, da calciatore, ha fatto gioire spesso i tifosi di Palermo e Chievo con dei magistrali tiri a palla ferma. Tra i più belli, vi sono le due reti segnate in Palermo-Inter 3-2 del 2005 e in Chievo-Piacenza del settembre 2001. La sua presenza, quindi, potrebbe essere una motivazione in più per spingere il Lecce a togliere lo zero dalla casella dei gol da punizione. Mancosu, Coda ed Henderson, i designati alle trasformazioni da fermo, avranno da lavorare per emulare il proprio allenatore, ai tempi uno degli specialisti più prolifici in Italia.
