Il tecnico dei granata ha parlato alla vigilia di Lecce-Cittadella. Queste le dichiarazioni raccolte dai colleghi di Trivenetogoal.it.
OBIETTIVI. “Quota 55 potrebbe non bastare per andare ai playoff, dipende da cosa fa la Reggina in queste prossime partite. Ci sono scontri diretti, è inutile fare calcoli e bisogna pensare a essere noi stessi e gara per gara perché ci sono troppe variabili. Io credo di avere una rosa di giocatori bravi che mi danno l’opportunità di schierare una formazione competitiva, indipendentemente da chi gioca. È chiaro che avere tutti dà più scelte nel corso della partita. I convocati sono 20, non ci saranno Benedetti, Tsadjout, Cassandro e Tavernelli”.
LECCE. “È la squadra che nel girone di ritorno ha dimostrato di essere la più brava. Si gioca la Serie A diretta, quindi mi aspetto che faccia di tutto per vincere. Ha capacità tecniche, fisicità, esperienza ed è maturata molto nel corso del campionato. Mi aspetto una partita molto difficile“.
VITTORIA SUL CHIEVO. “Vincere col Chievo è stato molto importante a livello psicologico. Torno a dire che ci sono state almeno 4 partite che avremmo dovuto vincere per quanto si era visto in campo. Si è così creata un po’ di tensione per non aver raccolto quanto seminato, ma il gruppo ha mostrato cattiveria e determinazione nell’ultimo match, caratteristiche serviranno anche domani”.
CODA. “Ha dimostrato da sempre il suo valore. Io l’ho allenato due anni, già da giovane si vedevano le sue qualità da bomber e con me ne ha fatti 10 il primo anno. Poi nel tempo ha maturato consapevolezza nei suoi mezzi, dimostrando di essere l’attaccante più valido della B ma che ha fatto gol anche in Serie A. Bisognerà avere particolari attenzioni perché sa fare gol in tutti i modi, di destro, di sinistro, di testa, sa dribblare e attaccare gli spazi. Dovremo cercare di tenerlo lontano dalla porta ma non sarà facile perché è un giocatore che sa fare la differenza”.