Uno dei primi risultati che il nuovo allenatore vorrà raggiungere sarà sicuramente la giusta quadratura del pacchetto arretrato.

Il nuovo corso di mister Marco Baroni partirà da una maggiore attenzione alla permeabilità difensiva. Sin dal momento della scelta, ricaduta proprio su un ex difensore centrale, il Lecce ha posto il focus della propria attenzione sulla tenuta del reparto arretrato, troppo spesso bucato l’anno scorso. Già dalla conferenza stampa di presentazione di Baroni, l’andazzo è sembrato chiaro. “All’attacco, ci pensa la società con il calciomercato, ma la sistemazione della difesa spetta all’allenatore“, questo il messaggio lasciato trasparire da Pantaleo Corvino con un velo di ironia prima di lasciare spazio a Baroni.

Partendo dal presupposto sacrosanto che il gioco difensivo va inteso per l’intero scacchiere e non solo secondo l’operato del quartetto arretrato, è assodato che Baroni dovrà avere a che fare con molti volti nuovi rispetto alla passata stagione. I primi movimenti di mercato non fanno altro che confermare le intenzioni di partenza. Due dei primi quattro arrivi sono appunto dei difensori centrali: Alessandro Tuia e Brynjar Bjarnason. Esperienza e garanzie da una parte, freschezza e azzardo “corviniano” dall’altra.

L’ex Benevento e l’islandese si aggiungono a una batteria di marcatori che al momento comprende sette nomi: ci sono anche Lucioni, in scadenza al 2022, Meccariello , Pisacane, Riccardi e Monterisi. Dando per assodata la cedibilità, magari in prestito, degli ultimi due, atleti su cui il club potrebbe patrimonializzare, è da decifrare il destino dei tre elementi usati l’anno scorso. Il vicecapitano Lucioni, 33 anni, ha disputato tre anni con il Lecce, rilanciandosi alla grande dopo la squalifica ai tempi del Benevento. Lo stesso orizzonte temporale caratterizza i contratti di Meccariello (30) e Pisacane (35). Verosimilmente, due di loro potrebbero lasciare anticipatamente il Lecce in caso di un’offerta adeguata.

La sezione terzini è ancora un cantiere aperto a partire dalla fascia sinistra. Gallo, fresco di prolungamento al 2024, è l’unico con la presenza garantita nel roster. Rimanendo sulla corsia mancina, si attende un incontro tra il Lecce e Calderoni, anch’egli all’ultimo anno di contratto. Il terzino di Latisana partirà in ritiro con i giallorossi e valuterà il da farsi anche a seguito dei giudizi di Baroni. Discorso diverso per Zuta: il macedone del nord, nonostante delle prestazioni ogni tanto insufficienti, potrebbe essere un jolly prezioso per delle rotazioni a campionato in corso.

A destra, infine, si partirà dagli esperimenti dopo il saluto ad Adjapong e Maggio, da cui Corvino attende una risposta per un eventuale ritorno. Pierno, dopo sei mesi interessanti al Catanzaro, s’allenerà a Folgaria con l’obiettivo di stupire Baroni. Dietro il giovane, solo partenti. Difficilmente Baroni s’avvarrà di Paganini nello slot di terzino destro. Altrettanto difficilmente Benzar (anche lui in scadenza al 2022) recupererà quotazioni per trovare spazio in B.