Il direttore tecnico dell’Unione Sportiva Lecce ha introdotto l’arrivo di Arturo Calabresi, giunto in giallorosso a titolo definitivo.
ESPERIENZA. “Presento oggi Arturo Calabresi. Ieri ho anticipato qualcosa dicendo che cerchiamo di mettere insieme esperienza e gioventù. Lui anche se è un 1996 è un non giovane. Per noi i 96 sono già esperti. I calciatori ci conoscono poco come addetti ai lavori ma noi certi calciatori li conosciamo da fuori molto prima di quanto loro possano immaginare. Lui rientra tra quei calciatori che ritengo appunto d’esperienza, lo conosco da tempo anche se il primo impatto è stato recente”.
POTENZIALITA’ E QUALITA’. “Lui è un ragazzo che ha cinquanta presenze nelle nazionali giovanili, 8 nell’U21, 7 nell’U20, 12nell’U19 8nell’U18 15 nell’U17. Le sue potenzialità sono state riconosciute da tutti. Ciò vuol dire che tanti allenatori l’hanno premiato. La sua storia lo porta ad essere conosciuto da parte mia. Mi piace conoscere dei giovani e nel vedere le Nazionali ho trovato potenzialità importanti in lui. Le potenzialità devono diventare poi qualità, è passato dalla B con 65 presenze, in A ne ha fatte 21. All’Amiens ha totalizzato 21 caps e non ha terminato la stagione a causa del Covid, dato che lì hanno stoppato il torneo. Potevano esserci altre 10 presenze. I numeri dicono che ci sono potenzialità”.
CREDERCI. “Nel portarlo nel nostro gruppo, pensiamo che queste potenzialità possano esplodere nelle qualità che ha dentro. E’ questo il nostro augurio e gli ho detto questo quando l’ho chiamato. A nessuno regaliamo contratti di 3 anni, ho deciso di premiarlo così proprio perché lo conosco. Credo che qualcuno non gli abbia dato quello che merita”.