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Chievo, ora è proprio finita. Anche il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso

Si è chiusa definitivamente la vicenda che aveva portato il club di Campedelli all’esclusione dal campionato di Serie B 2021-2022.

Messa la parola fine sul Chievo. La lunga estate che ha visto coinvolto anche il Cosenza fino alla riammissione nel campionato di Serie B 2021-2022 da parte della Figc lo scorso 3 agosto, è giunta alla chiusura del sipario. Il Chievo ha visto svanire anche l’ultima possibilità che gli era rimasta per chiedere la riammissione in soprannumero nel torneo cadetto.

Infatti anche il Consiglio di Stato, dopo il Tar del Lazio, ha rigettato l’ultimo ricorso presentato dal club di Luca Campedelli contro la decisione della Figc di estromettere la società dalla serie B. L’ordinanza è stata depositata ieri, venerdì 27 agosto 2021. Per il collegio dei giudici amministrativi nel ricorso “difetta il requisito del fumus boni iuris“, da cui il rigetto dell’appello cautelare della società clivense.

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2 anni fa

Non penso che il Chievo sia l’unica squadra non in regola. Campedelli Avrà pestato i piedi a qualcuno?

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2 anni fa

Fanno tutti debiti a destra e sinistra poi piangono,chiaramente in A dovrebbero radiare quasi tutte le squadre

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2 anni fa

Un calcio malato , in serie C ogni anno falliscono in media almeno 3 società e la lega non fa nulla

Duilio
Duilio
2 anni fa

Finalmente ce lo siamo tolti dalle palle! Figc e Coni dovrebbero vietare a chiunque il ricorso al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato … continuare a consentire questo si dà la possibilità anche a squadrette di C di interferire sulla regolarità dei campionati (vedi slittamenti e o gironi in sovrannumero). Quando si accettano delle regole, vanno rispettate e chi non le rispetta deve essere radiato dal mondo del calcio. Le regole in vigore ci sono e non vanno interpretate a proprio piacimento e vantaggio. Pertanto mi fa molto piacere che il Chievo non ripartirà nemmeno dalla D, così come mi dispiace molto che Lotito sia riuscito ancora a spuntarla. Bisogna stringere le maglie per non darla vinta a chi delle regole se ne frega.

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