In Calabria per visitare il comitato regionale della LND il presidente della FIGC definisce iter e tempi per la riforma
Arrivato a Catanzaro con la Coppa vinta dalla Nazionale Italia a Euro2020, il Presidente della Federcalcio Gabriele Gravina è intervenuto sulla prossima riforma dei campionati.
L’idea di fondo legata alla riforma – ha detto Gravina – è legata ad una esigenza: il nostro calcio è surriscaldato cioè si spende troppo perché il divario a livello di mutualità è altissimo. C’è un rapporto di 1 a 20 tra la serie A e B, di 1 a 10 tra C e B e infinito tra C e dilettanti perché non c’è mutualità. Il rischio è retrocedere perché se retrocedi tu fallisci. La storia dice che su quattro società che vanno dalla B alla C tre, in uno o due anni, falliscono. La mia preoccupazione è raffreddare il sistema con delle fasce intermedie e poi arrivare, dal ’24-’25 a quella che sarà la fusione che costituiremo, mi auguro con l’approvazione del Consiglio federale”.
“Una fusione – ha proseguito – che prevede una C élite ed una D élite con una fusione poi tra la C élite e la B per arrivare nel ’24-’25 ad una A, due B, poi la D élite che si fonda con la serie C con un semiprofessionismo abbastanza allargato e poi il mondo del dilettantismo che sarà vero, non professionismo di fatto”
Ma che cagata, questi vogliono proprio che la gente si allontani da questo sport.
Per contenere le spese basta mettere un tetto agli ingaggi e alle spese per l’acquisto dei calciatori. Tutto il resto non inciderà minimamente. Se fanno due gironi di B le risorse che oggi si dividono in 20 dovranno dividerle in 40.
Giusto…
Si va srmpre di più verso l. Oblio…
Ennesima schifezza
Gravina, metti il tabacco nelle sigarette, il tabacco!!! Giacché stiamo fanne tre di B: la B1, la B2 e la BX che ce le giochiamo riesumando il totocalcio
😇😇😁😁😁