
L’ex d.s. del Lecce, cosentino doc, è stato contattato dai colleghi di TifoCosenza nella settimana che porta alla sfida tra i Lupi della Sila e il Frosinone, due squadre dove Meluso conserva molti ricordi
GIALLOBLU. “A Frosinone c’è un presidente di spessore (Maurizio Stirpe, ndr). Una persona capace, intelligente, colta e soprattutto per bene. Conservo un ottimo rapporto. Diciamo che dal 2011 io ho seminato, poi hanno fatto un ottimo raccolto con la promozione in Serie A…”.
DA DIRIGENTE AL COSENZA. “Si è trattato di un ritorno alle origini, una parentesi che mi ha fatto molto bene sia dal punto di vista professionale sia da quello umano. Nella mia città in un certo senso mi sono anche rilanciato. Una esperienza molto positiva anche sotto il profilo dei risultati. Il primo anno abbiamo centrato una salvezza che sembrava insperata e abbiamo vinto la Coppa Italia di Lega Pro. La stagione successiva ce la siamo giocata alla pari con squadre del calibro di Lecce e Benevento che ora stanno facendo la spola tra Serie B e Serie A”.
CALCIATORI LANCIATI AL MARULLA. “Ritengo ci fossero tutti i presupposti per costruire qualcosa di importante. Abbiamo portato calciatori che ancora oggi sono tra i protagonisti nel panorama nazionale in Serie A, penso a Fiordilino a Venezia e La Mantia a Empoli. Ma gli stessi Perina e Saracco, i vari Ciancio, Statella e Arrigoni. Non dimentico Arrighini oggi in B ad Alessandria”.
Queste le altre parole rese da Meluso, intervistato sul destino del Cosenza
