Il collega Marco Bernardini ha raccontato nel dettaglio la situazione in casa gialloblù nella nostra rubrica dedicata al punto di vista avversario.

Com’è stato il cammino di avvicinamento degli emiliani alla partita con il Lecce?

“Il Parma sta vivendo il momento migliore di una stagione al momento al di sotto dell’aspettativa. Sono infatti arrivate due vittorie consecutive coincise con il passaggio di modulo dal 4-3-3 al 3-5-2 e questo ha dato equilibrio e compattezza alla squadra. C’era bisogna di una svolta dopo il ko di Reggio Calabria, sia dal punto di vista caratteriale che di risultati. Lo spirito di sacrificio si è notato contro il Vicenza, avversario non trascendentale ma che ha giocato gran parte della gara in superiorità numerica per il rosso a Brunetta. Ecco, lì la squadra si è compattata e questo è certamente un buon segnale”.

Quali sono punti deboli e di forza del collettivo di Maresca?

“L’esperienza e la qualità dei big continuo a pensare possa fare la differenza, e parlo in particolare di Buffon e Vazquez entrambi decisivi nelle ultime vittorie. Entrambi stanno dimostrando di essere un lusso per la categoria. Poi ci aggiungo una difesa che, oltre ad avere varie soluzioni, con la linea a tre ha trovato grande solidità ed un Benedyczak che va coccolato perché, lanciato da titolare, ha scalato le gerarchie mostrando tecnica dedizione. Rappresenta il punto fermo dell’attacco. Il punto debole è da rintracciare nella mancanza di un gioco che Maresca non è riuscito a dare alla squadra. Fino ad ora si è visto davvero poco, tant’è che il tecnico ha optato per cambiare modulo proprio per cercare quantomeno i risultati visto che le sue idee non trovavano al momento adeguata traduzione in campo”.

Che opinione hai del Lecce di Marco Baroni?

“Considero il Lecce una delle principali candidate al salto di categoria. Viene dall’esperienza della passata stagione, ha un sistema di gioco collaudato, giocatori forti e vanta un ruolino di marcia che parla da sé. E poi ha un tridente fantastico, che segna tantissimo ed è un gran punto di forza come lo è l’importante mediana a disposizione di Baroni. E’ più squadra in questo momento rispetto al Parma e nel big match vanterà l’apporto di un pubblico strepitoso. Per quello che ha fatto vedere fino ad ora, considero la compagine giallorossa la favorito di una sfida che, secondo me, sarà un esame più per i gialloblù che per i giallorossi”.

Credi che il Parma avrà la forza per risalire la china e tornare la favorita principale per la vetta o vedi difficoltà nel calarsi nella categoria ancora troppo alte?

“Il Parma dev’essere quello delle ultime due partite, in cui si è cercato un compromesso tra la ricerca del gioco che vuole Maresca e la necessità di calarsi nella categoria e fare punti. Mi sembra difficile che le idee di gioco del tecnico possano essere facilmente adattabili ad un campionato come quello cadetto, tant’è che le ha dovuto in parte abbandonare, almeno al momento, cambiando qualcosa e nelle ultime uscite si è vista una mentalità diversa. Più da Serie B, appunto. Poi, per la rosa e per i tanti grandi calciatori che il Parma ha, è chiaro che le possibilità di fare bene ci siano tutte, anche se non è così scontato”.

Come dovrebbero scendere in campo il ducali contro i giallorossi?

“Ci sono i recuperi importanti di Schiattarella e Tutino, mentre mancherà lo squalificato Brunetta e gli infortunati, seppur di seconda fascia, Valenti, Camara e Dierckx. I ducali dovrebbero scendere in campo con il 3-5-2 e Buffon dietro a Osorio, Danilo e Coubbault. I cinque di centrocampo dovrebbero essere Del Prato, Vazquez, Schiattarella, Juric e Coulibaly più di Mihaila per un atteggiamento meno spregiudicato. In avanti Tutino rientra come partner di Benedyczak”.