L’allenatore della Ternana dice la sua sul pirotecnico pareggio maturato al Via del Mare.

PENSIERO. “Molto semplice. Un uomo che mette un dito addosso a una donna non è considerato tale. Vorrei fare una battuta per sdrammatizzare. Ci siamo tolti una costola per creare una donna e poi le maltrattiamo, un controsenso”.

EMOZIONI. “E’ impossibile per me non emozionarmi. Ieri in albergo c’è stata una processione per me, Alessandro Conticchio e Richard Vanigli. Oggi è venuto anche Peppino Palaia e pensavamo ‘è possibile che questa gente si ricorda di tutto dopo 22 anni’. Vivevamo un altro calcio, eravamo in simbiosi, ridevamo, scherzavamo, giocavamo a carte, andavamo a cena con le famiglie. Oggi non esiste più. Solo a Lecce possono ricordarsi di noi. Qualcuno era in Curva mentre io giocavo, ma anche chi era nel passeggino ha sentito le nostre gesta. Per un passionale come me è impossibile rimanere insensibile. I pasticciotti? Impossibile venire a Lecce e non mangiarli”.

IMBATTIBILE AL VIA DEL MARE. “Non lo dico perché ho amici qui, il Lecce è forte tecnicamente ed è molto cinico, ha un allenatore bravo e ciò incide in un campionato così. Avere giocatori di gamba e tecnica, giocando con intensità, ti premia. Le squadre che lottano in alto concedono sempre qualcosina. Anche noi giochiamo e proponiamo lasciando la coperta corta. Il Lecce no, aggredisce alto e non ti fa ragionare. Ci sono le caratteristiche per vincere il campionato e star lì fino alla fine”.

LA GARA. “Sul secondo gol nostro ok c’è stata una disattenzione, ma Partipilo sul terzo gol ha fatto una giocata importante. La prima rete è stata una ripartenza, ma dai qualche disattenzione c’è stata. Chi mi ha impressionato? Non c’era stasera. Quando giocavo nel Livorno giocammo contro la Cremonese in amichevole e facemmo un’amichevole. Perdemmo 4-0 con 4 gol di Coda. Non capisco perché abbia fatto questa carriera ma ora non è andata male, è il bomber del Lecce”.