Un nutrito gruppo di sostenitori giallorossi emigrati nella città emiliana ha deciso di riunirsi in nome della passione per il Lecce.
C’è un po’ di giallorosso anche a Ferrara, e non parliamo riferendoci solo alla partita che stasera vedrà opposte SPAL e Lecce allo Stadio Paolo Mazza. E’ stato infatti inaugurato ieri sera nella città estense un nuovo Lecce Club che prende il nome dell’attuale presidente del sodalizio salentino Saverio Sticchi Damiani. Una serata dai forti connotati di passione per i colori del Salento e per l’affetto per una terra dai quali molti dei presenti sono portati a stare lontani, senza perdere però mai l’orgoglio di appartenervi.
Hanno partecipato all’inaugurazione il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, mister Marco Baroni, il direttore sportivo Stefano Trinchera ed il team manager Claudio Vino. Proprio il numero 1 giallorosso ha espresso tutto il suo orgoglio per far parte di una così bella iniziativa: “Mi sarebbe piaciuto portare tutta la squadra, ma alla vigilia di un evento così importante non è evidentemente stato possibile. Per noi è un orgoglio partecipare a questa serata a forti tinte giallorosso, vedere questo posto e la passione di questi tifosi. Sono le emozioni più belle che l’affetto per questi colori può regalare”.
Anche la provincia di Brindisi lentamente sta diventando giallorossa ! È indubbio che il Lecce rappresenta un territorio intero, il Salento. Quelli della città di Brindisi devono farsene una ragione, non potranno mai avere una società di calcio all’altezza. Non hanno la storia, il blasone. Hanno il basket ad altissimi livelli, giusto puntare solo sul quello, visto che fanno grandi cose in serie A
I tifosi del LECCE emigrati in tutti gli angoli di Italia sono dei VERI TOP TIFOSI prendete esempio UL, questi sono e saranno sempre i super ultras giallorossi.
Siamo tutti uguali Rosario, noi non siamo come gli altri, siamo un popolo solo da Ostuni a Leuca. Il Lecce è la squadra della Ns terra non è solo una squadra di calcio e chi tifa giallorosso è mio fratello che sia un ultrà che vive a Lecce o un salentino qualsiasi che vive a Ostuni, a Manduria o è sparso per il mondo, i brindisini di città continuino pure con il loro piccolo insensato campanile se vogliono, noi ce ne faremo una ragione e sorrideremo quando un poco più a nord li considereranno “poppiti”