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I numeri di Pisa-Lecce: neroazzurri padroni degli intercetti, ma le occasioni da rete…

Le statistiche della gara giocata ieri all’Arena Garibaldi palesano l’inferiore pericolosità offensiva dei padroni di casa, più stretti però in fase di non possesso.

Il Lecce chiude la serie positiva di quindici gare senza perdere e lo fa nel big-match in casa del Pisa, sempre più capolista a sorpresa di un campionato dove comunque saranno molte le squadre attrezzate per la lotta al vertice. L’undici di D’Angelo, aggressivo nel primo tempo e intento a giocare sottopalla nei frequenti periodi di possesso palla del Lecce (61% a 39%), ha capitalizzato al massimo delle occasioni che, stando all’indice di pericolosità xG, hanno punto di meno rispetto al Lecce.

Il totale di 0.8 evidenzia però il colpo di genio di Sibilli, andato in gol al 58′ pescando il coniglio dal cappello con un tiro dall’alto coefficiente di difficoltà (0.03). Lo stesso Sibilli ha fallito il colpo del 2-0 nel finale nell’occasione statisticamente più nitida insieme al colpo di testa di Birindelli nel primo tempo. Il Lecce, come affermato da Baroni, ha ben delineato le azioni manovrate ma, una volta in area, non c’è stata incisività nonostante un’alta pericolosità. L’1.34 dei giallorossi evidenzia il colpo di testa non mirato bene da Lucioni al 14′ (0.29), e, nella ripresa, il tiro di Strefezza all’81’ (0.19), il colpo di testa di Gargiulo troppo debole (0.15) e il tiro da fuori di Listkowski controllato da Livieri (0.15).

L’intensità maggiore messa in atto dal Pisa, bravo a preparare la gara sull’avversario, si denota nel grande scarto alla voce recuperi palla e intercetti. La difesa capitanata dalla coppia Caracciolo-Leverbe ha intercettato 62 palloni contro i 31 del Lecce.

Si è spesso parlato delle attitudini diverse tra le due squadre: manovriero, amante del gioco con il pallone tra i piedi e solito a fare un passaggio in più anche sottoporta il Lecce, più efficiente nei tiri da fuori e aggressivo sui ribaltamenti il Pisa. Gli indici confermano queste tesi, a partire dal ritmo di gioco. I salentini hanno tenuto il motore costantemente a buoni giri con un 16.69 fatto di 3,5 passaggi per possesso. Di diversa fattura il ritmo del Pisa, più verticale con 2 passaggi per possesso. Il fisiologico rovescio della medaglia è la media passaggi concessi per azione difensiva: 4.79 per il Lecce e 7.83 per il Pisa.

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2 anni fa

Ottima analisi. Bravo Gabriele

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