I ragazzi di Liverani rilanciarono con prepotenza le proprie quotazioni salvezza tornando dopo oltre due mesi alla vittoria esterna. E che festa al rientro a Lecce!

Il 9 febbraio 2020 è una data destinata a rimanere nella storia del Lecce. Esattamente due anni fa, infatti, i giallorossi espugnavano il San Paolo, oggi Diego Armando Maradona, con un 2-3 emozionante, entusiasmante ed importante su più fronti. Innanzitutto perché consegnava a Mancosu e compagni 3 punti pesanti in chiave salvezza in un momento che, senza lo stop per il lockdown, avrebbe potuto lanciarli verso una permanenza che stavano meritando. E poi per il prestigio di tornare a battere una big dopo anni di purgatorio, di espugnare Napoli per la seconda volta, ma la prima con gli azzurri tra le grandi italiane.

LA PARTITA. Il Lecce giungeva alla complicatissima sfida con l’undici di Gattuso galvanizzato dal 4-0 sul Torino. Questo di certo non bastava ad arrivare a sperare di vincere sul campo di un club agli ottavi di Champions, in corsa per la Coppa Italia e che stava risalendo prepotentemente la china grazie al tecnico calabrese. Ed infatti la prima mezz’ora fu un’agonia, con Vigorito continuamente sotto pressione ed i campani a macinare gioco ed occasioni.

La riscossa salentina arriva presto. Col passare dei minuti la difesa di Liverani prende le misure ed inizia a farsi vedere sia in contropiede sia con un gioco palla atterra sempre più efficace e spettacolare. Proprio con una grande azione dalla sinistra si arriva al vantaggio, firmato al 29′ da Lapadula che, in tap-in, appoggia in gol la respinta di Ospina su tiro di Falco. Il Lecce ha in pugno il match ora, e le sue trame strappano applausi.

La reazione partenopea arriva solo ad inizio ripresa, quando Milik insacca da due passi l’assist di Mertens in ripartenza. Ma è un fuoco di paglia, perché i giallorossi macinano gioco ed occasioni. Fino a ritornare avanti al 61′, quando con 24 tocchi si orchestra la manovra perfetta che, box-to-box, libera Falco al cross per la testa di Lapadula, che bissa. Napoli alla ricerca del pari, ma è il Lecce a sfiorare più volte il terzo centro chiamando Ospina agli straordinari. A suggellare il successo riesce comunque Mancosu, con una punizione sotto l’incrocio (eletta da voi gol più giallorosso più bello del 2020) che fa esplodere lo spicchio del settore ospiti. Nel recupero Callejon accorcia, ma non c’è nulla da fare. Al Lecce tre punti ed uno spicchio di storia.

LA FESTA. Tutto qui? Macché. La gioia del popolo giallorosso prosegue in nottata, quando la squadra, di rientro da Napoli in treno, è accolta dalla festa-ultrà alla stazione di Lecce. La frangia calda della tifoseria, a cui non è stato consentito di partecipare alla trasferta partenopea, ha atteso i propri calciatori fino alle 23.20 circa. Il piazzale della stazione si è trasformato in uno spicchio di Curva Nord e non sono mancati i segnali di compiacimento dei calciatori. Antonin Barak ha immortalato l’entusiasmo dei tifosi nelle sue stories e ha ammirato il calore. Non sono mancati i vessilli dei fan impossibilitati a raggiungere il San Paolo e anche qualche fuoco d’artificio. Tutto a suggellare una domenica indimenticabile.

Ecco un estratto dei momenti che hanno caratterizzato la mezzanotte di fuoco in città.