I quattro pareggi consecutivi raccolti dai giallorossi di Marco Baroni contro Perugia, Brescia, Cosenza e Parma non sono una novità nel rendimento in cadetteria.
Nel 2009/2010, con Gigi De Canio in panchina, il Lecce visse il periodo peggiore tra febbraio e marzo. Quattro pareggi (Modena e Triestina in casa, Crotone e Mantova fuori) furono anche il preludio al punto più basso, la sonora sconfitta casalinga con il Cittadella. I giallorossi si rialzarono poi dalla giornata successiva, imponendosi a Reggio Calabria e riprendendo la corsa verso la promozione festeggiata all’ultima giornata dopo…un pareggio a reti bianche con il Sassuolo.
Nel salto in A festeggiato due anni prima a guida Beppe Papadopulo vi fu un altro fine inverno con il Lecce affetto da pareggite. Dopo il 3-3 in casa del Chievo, i salentini impattarono nel big march col Bologna e nelle due successive trasferte con Spezia e Brescia per il poker di partite con un punto in saccoccia.
Il Lecce collezionò ben sei pareggi di fila nel 2002/2003, nella stagione di Lecce-Palermo 3-0. Stavolta, però, la serie di X giunse a inizio stagione. Dopo il derby di Bari con reti nel finale di Chevanton e Anaclerio, i ragazzi di Delio Rossi conquistarono altri cinque pareggi: Triestina (1-1), Genoa (0-0), Cagliari (1-1), Ternana (0-0) e Napoli (1-1). La vittoria sul Livorno (1-0) ruppe il sestetto di pareggi e innescò la prima crescita di una squadra infarcita di elementi dall’indubbio valore tecnico.
Quattro pareggi di fila giunsero anche nel rallentamento finale del Lecce di Gianpiero Ventura e della coppia gol Palmieri-Francioso. Nel 1996/1997, dalla trentaduesima alla trentacinquesima di campionato, il Lecce colse tre 0-0 in quattro pareggi consecutivi: a reti bianche con Cosenza, Brescia e Castel di Sangro con nel mezzo il 2-2 casalingo contro la Salernitana. Alla trentaseiesima fu addirittura k.o. in quel di Pescara, ma poi le vittorie con Torino e Cesena aprirono le porte dell’università del grande calcio.
Sei pareggi consecutivi furono raccolti anche dal Lecce di Bruno Bolchi, promosso in A nel 1992/1993, ancora nell’era dei due punti per vittoria quindi, fisiologicamente, con una valenza diversa nell’economia dei calcoli promozione. Come sopra, anche qui la pareggite arrivò alla fine. Tra la trentunesima e la trentaseiesima giornata il Lecce impattò con Taranto (1-1), Monza (1-1), Ascoli (1-1), Pisa (0-0), Venezia (1-1) e SPAL (1-1) per poi accelerare nelle vittorie a Bologna e in casa contro la Lucchese. Allungando l’arco temporale ai tornei di Serie B disputati sino agli anni Ottanta si segnalano cinque pareggi consecutivi nel 1983/1984 (dalla 7° all 11°).
Non sono statisticamente confrontabili periodi in cui la vittoria valeva 2 punti con quelli in cui ne vale 3. E’ cambiato del tutto l’outlook del risultato.
Nel primo caso ti potevi accontentare muovendo bene la classifica, con i 3 punti il pareggio è vicino parente della sconfitta, un risultato negativo insomma.
Speriamo abbiano un po’ rifiatato… nelle ultime partite siamo sembrati un po’ spompati.. dalle prossime partite farei fare un po’ di staffetta in attacco Coda – Asencio e sugli esterni alternare Strefezza – Di Mariano – Listkowski – Rodriguez. Idem per gli altri reparti. Gli undici titolari hanno dato il massimo fin’ora; sarebbe opportuno avere in forma i titolari per le ultime 3 partite.
Vamossss Lecce 💛❤️
Vincere con il Frosinone!!@
La pareggite è come la sconfiggite. Ormai per la promozione in A dobbiamo sperare solo nei guai altrui, non dipende solo da quello che fa il Lecce. Perciò la promozione non sarebbe sicura nemmeno se dovessimo vincerle tutte e 7.
Ma ce sta dici… Ci metteri la firma per 7 vittorie. Sarebbe primo posto e vantaggio di 6-7 punti sulla seconda.
Forza Ragazzi, ma serve uno sforzo della società, abbiamo dimostrato di essere l’arma in più serve una promozione per riempire il via del mare con 30.000 spettatori, il Salento può spingere alla vittoria la nostra squadra
Se non sbaglio dovremmo aver fatto 13 pareggi in totale quindi per la cabala il numero dei pareggi è stato completato secondo la Smorfia dovremmo completare le vittorie che se non sbaglio dovrebbero essere altre 7,mi pare che il cerchio si è chiuso Vamossss
Quando non si riesce a vincere meglio pareggiare. Sembra scontato ma per alcuni forse non lo è.
Tutti vorremmo sempre vincere, ma ci si dimentica che ci sono gli avversari, i pali, gli arbitri, 200 partire in un mese, 4/5 giovanissimi in campo, sino a ieri sconosciuti ed alcuni dei quali stranieri che non parlano ancora l’italiano, gli infortuni, il Covid, ecc.. e in tutto questo? noi siamo a soli 2 punti dalla prima, non a 2 punti dalla zona playoff.
Forza Lecce sempre e comunque.
Parlare l’italiano correttamente non è neanche una caratteristica dei calciatori “nostrani” 🙄😀
Siamo matematicamente salvi. Lmmt
È vero abbiamo la sindrome delle pareggiate!😁ma è vero pure che prendiamo una barca di goal in meno😅 PS però signori vediamo di vincere le prossime! Il nostro corvo è sprecato in serie B💛❤️