Massimo Coda si racconta a La Gazzetta dello Sport: “Difficile lasciare il Lecce per restare allo stesso livello”

Coda si racconta. Il Parma? Solo una chiacchierata. E adesso vuole godersi il campionato più bello d’Italia. Così il bomber sull’eventualità del trasferimento in gialloblù: “C’è qualcosa? Concretamente no, c’è stata solo qualche chiacchiera. Qualcun altro arriverà, ci sta, ma ripeto: è difficile lasciare il Lecce per stare allo stesso livello”.

La voglia di giocarsi la massima serie con il Lecce c’è: “Dentro di me vorrei fare tanto la Serie A, ho ancora qualche sassolino da togliermi. Però può anche arrivare l’offerta della vita, chissà. Comunque sia chiaro: difficilmente mi muoverò da Lecce, dovrebbe proprio valerne la pena”.

Poi Coda commenta il suo score (sei gol) in A: “La Serie A non me la sono mai goduta. A Parma mi aveva messo dentro Donadoni e mi sono fatto male, a Benevento siamo retrocessi presto. A Lecce invece sono una certezza, parto con un piede avanti”. Rischia di diventare uno dei tanti? “La sfida è quella, per andare via ne deve avere la pena”.

Per vincere in B non basta segnare…alla Coda: “Non basta avere uno da 20 gol davanti. Due anni fa segnavamo tanto ma prendevamo troppi gol. Bisogna avere squadre compatte, attaccare non basta. Serve saper leggere i momenti delle partite, saper soffrire e poi riprendere a giocare per fare gol come abbiamo fatto noi quest’anno”.

In conclusione c’è la chiosa sulle tre promosse Lecce, Cremonese e Monza: “Giuste? Alla fine direi di sì, anche se mi sarei aspettato di più dal Benevento che ci ha messo più in difficoltà, ma ha buttato via la promozione con quelle ultime tre sconfitte”.