Alcuni passaggi chiave dell’intervista rilasciata dal commissario tecnico del Gambia a La Gazzetta dello Sport
IL PRIMO RICORDO – “Settembre 2018, la gara del mio esordio. Giocavamo in casa contro l’Algeria, che qualche mese dopo avrebbe vinto la Coppa d’Africa: in uno stadio da 25mila posti c’erano quasi 45mila persone. Eravamo in svantaggio, Ceesay segnò il gol del definitivo 1-1. Da lì non si è più fermato, realizzando 13 reti in quattro anni”.
CARATTERISTICHE – “E’ molto alto, sfiora il metro e 90. Non ha la stazza di Ibra o Lukaku, però è veloce e bravo in contropiede. Sembra Torres ai tempi del Liverpool: un attaccante forte in area di rigore e pericoloso nelle ripartenze. Gli piace attaccare gli spazi, infilarsi tra i difensori…I paragoni non fanno bene, ma ha qualcosa anche di Lacazette”.
IL MODULO – “E’ un attaccante centrale, ma è abbastanza veloce da poter giocare anche sulla fascia. Può diventare la rivelazione della prossima Serie A. Fa la differenza nel 4-3-3 o nel 4-2-3-1”.
MAESTRI – “Breitenreiter, ora all’Hoffenheim, lo ha valorizzato. L’ex allenatore dello Zurigo Magnin non lo faceva giocare spesso. Ceesay era demotivato e non riusciva a esprimersi al meglio. Ha bisogno di stimoli. Ora, un conto è lo Zurigo, un conto è la Serie A. Assan è chiamato a un salto di livello, sono felice che abbia ricevuto quest’opportunità. I numeri non gli mancano, ma per far bene deve sentirsi coccolato. L’allenatore deve dargli fiducia e i tifosi lo devono supportare. Quando riceve affetto, Ceesay è al top”.
Speriamo che non sia un altro Babacar.
Credo sarà la sorpresa della prossima serie A. Ovviamente l’inizio sarà come al solito con qualche difficoltà finché non si ambientera’ al nuovo campionato
Ceesay comu scioca
Forza fisica unità ad agilità e forza nelle ripartenze. Tutto quello che serve….