Le dichiarazioni di Massimo Boccucci, giornalista e co-organizzatore assieme ad Antonio Palazzetti del Gran Galà del Calcio Umbro.

ALLE ORIGINI DEL GALA’. “E’ una manifestazione che parte da lontano, raccogliendo l’eredità del ‘Pallone d’Oro del Calcio Umbro’. Nel 2016 addirittura festeggiammo i sessant’anni di Giancarlo Antognoni, mettendo quella sera anche le presenze di Aldair e Rugani. L’anno scorso invece ci fu come ospite proprio un leccese come Franco Causio. Premieremo anche i migliori dilettanti del calcio umbro, e la cosa bella è che questi verranno premiato proprio da big come Corvino, Baroni o da un ex grande calciatore come Marco Parolo”.

CORVINO E BARONI. “Sono certamente dei premi al ritorno nel massimo campionato di un grande club e di una grande piazza come Lecce, ma anche un premio a due grande personalità del calcio italiano come Pantaleo Corvino e Marco Baroni. Il direttore non lo scopro certamente io, il suo curriculum di talenti scoperti parla da sé e la mostruosa plusvalenza di Vlahovic è solo l’ultima in ordine di tempo di una lunga serie. Ora anche il Lecce ha una covata di giovati interessanti un po’ come è sempre stata la storia del direttore in giallorosso. Il mister si è preso invece questa promozione dopo un gran lavoro ed al termine del campionato nettamente più difficile tra quelli italiani. Ora avrà una grande occasione che si è presa sul campo”.

LECCE IN A. “Le retrocessioni di Cagliari e Genoa fanno capire l’incertezza anche nella lotta salvezza in Serie A. Lavorando bene si possono sovvertire i pronostici, qualche delusione c’è sempre, poi è chiaro che sarà fondamentale vedere come si svilupperà il mercato. Il Lecce dovrà partire a fari bassi perché la salvezza giustamente un sogno. Le neopromosse partono con uno svantaggio, poi il gap si può ricucire ed il Lecce è giusto, per storia e tifoseria, che abbia l’ambizione di salvarsi”.