Con la partenza di Lucioni direzione Frosinone resta libera la fascia di capitano. Baroni dovrà eleggere il prossimo leader.

La fascia di capitano è molto più che un simbolo quasi burocratico di un esponente di riferimento di una squadra che ha il compito di relazionarsi con l’arbitro, scambiare i gagliardetti e scegliere in quale parte del campo partire a inizio match. E’ l’emblema di una leadership, eletta dal tecnico e dal gruppo, fondamentale per cementare le relazioni di interne di una squadra senza le quali molto raramente si può andare lontano. Ed è chiaro che, dopo la partenza di Lucioni, in casa Lecce si dovrà lavorare molto su questo piano.

L’onnipresente “Zio” ha convogliato su di sé gran parte del peso in termini di leadership nel corso della passata, trionfale, stagione. Raramente c’è stata opportunità per altri di indossare la fascia, salvo sporadiche opportunità. Escluso Gabriel, vice di Lucioni, l’onore ed onere è toccato a Bleve, Blin e Calabresi tra campionato e Coppa Italia.

E ora? Il nome del prossimo leader è tutto da scrivere, e non è da escludere che, come spesso accade, il futuro capitano possa essere un nuovo innesto. Rosa attuale alla mano, i papabili sarebbero senza dubbio Hjulmand e Coda ma, per carattere, anche Calabresi, Blin e Dermaku non sarebbero da meno. In ogni caso il futuro del Lecce, anche sotto questo punto di vista, è tutto da scrivere.