La Gazzetta dello Sport e il Quotidiano di Puglia hanno intervistato Rocco Zecca, chef al seguito del Lecce durante il ritiro di Folgaria e proprietario di Corte Ludovico, storico ristorante del centro città.

Uno chef in ritiro. Rocco Zecca, 60 anni, per quindici giorni è al seguito del Lecce, in ritiro all’Alpen Eghel di Folgaria.

“Il ristorante? In mia assenza è in buone mani – spiega Zecca alla Gazzetta -. Faccio queste settimane lavoro con passione perché sono innamorato del Lecce. Ho vissuto cinque gestioni societarie”.

ANEDDOTI. “Cosa mi piace cucinare? Primi col pesce, risotti, soprattutto. Coda, il bomber che ci ha riportati in A, era un patito di quello con gamberi e salmone. Mentre Hjulmand ama il pesce. I buongustai? Ricordo Tachtsidis. Voleva sempre il pollo, ma cucinato in padella. Gli italiani sono sempre venuti di più. Ma in altri tempi gente come Vucinic o Macellari faceva pranzo e cena”.

PRODOTTI DAL SALENTO. “Alcune cose le ho caricate da giù. Come certi tipi di farina. Sabato, dopo la partita di Rovereto, abbiamo preparato la pizza con una lievitazione di 24 ore. Poi le orecchiette, qualche tipo di formaggio e le sagne ncanulate, un tipo di pasta che si dovrebbe mangiare con un sugo di carne. Il nutrizionista Spedicato? Ho trovato dei professionisti molto responsabili. A volte si preparano il piatto e mi chiedono se va bene o devono togliere qualcosa. Fanno due allenamenti al giorno e hanno bisogno di mangiare tanto”.

COSA SI MANGIA. “Zuppa di verdure e riso bianco sono sempre presenti, la pasta la alterniamo in vari modi, il pollo c’è, come il pesce, orate o spigole. I ragazzi hanno il buffet di verdure, il prosciutto crudo e cotto, bresaola e fesa di tacchino. Adorano le patate al forno, ma quelle americane, arancioni dentro. La crostata c’è sempre con un 50% di farina senza
glutine. Facciamo pure la torta di mele”

LA COLLABORAZIONE CON IL LECCE. “Faccio il catering prima di ogni partenza e mando le pizze dopo ogni gara. Ma le partite allo stadio le vedo pure io…”