
Il nuovo portiere del Lecce, giunto dalla Sampdoria in prestito con diritto di riscatto e controriscatto, difenderà da titolare per la prima volta una porta in Serie A a 27 anni dopo una lunga carriera di gavetta nelle categorie minori.
Il colosso Wladimiro Falcone sarà il nuovo ultimo baluardo della fase difensiva del Lecce. Dopo una lotta a due con Simone Scuffet, accasatosi poi al Cluj, lo staff tecnico ha optato per il romano (alto 1,95m) tesserato in prestito dalla Sampdoria con riscatto fissato a 3 milioni di euro e controriscatto a 4. Falcone, l’anno scorso 12 presenze coi doriani, sarà per la prima volta titolare in Serie A.
Prima di diventare famoso grazie al calcio, Falcone ha avuto una “corta esperienza” da attore. Da piccolo, era infatti in braccio a Carlo Verdone in una scena del film Viaggi di Nozze con protagonisti proprio Verdone e Claudia Gerini. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport dell’anno scorso, Falcone, bebè anche nelle serie RIS Delitti Imperfetti e Distretto di polizia ha raccontato l’aneddoto: ““La sorella di mia nonna gestiva a Roma un’agenzia cinematografica, e per quel film, fra le varie comparse, serviva anche un neonato di circa tre mesi. Mi hanno chiamato persino per uno spot pubblicitario sulle ferrovie francesi”.
Curiosità cinematografica a parte, la vita calcistica di Falcone comincia nella scuola calcio romana della Vigor Perconti. Da lì, già nel 2011, la Sampdoria lo prelevò per fargli continuare la crescita nel settore giovanile dove, in Primavera, tra 2012/2013 e 2013/2014, è stato allenato anche da Enrico Chiesa. Con la Samp, Falcone ha anche disputato per due anni consecutivi il Torneo Viareggio.
A 19 anni, nell’estate del 2014, cominciò la girandola di prestiti che dura sino ad oggi. La prima esperienza da pro di Falcone fu nel Como, in C, in affiancamento al coetaneo Crispino, titolare dei lariani salvo 9 partite in campionato tra dicembre e gennaio (14 comprese Coppa Italia e Coppa Italia Serie C) dove trovò spazio Falcone. L’anno successivo c’è spazio per la prima titolarità in Lega Pro, al Savona. I liguri terminano ultimi il girone di campionato con soli 22 punti ma Falcone accumula esperienza, giocando 29 gare con 36 reti subite e 9 clean sheet.
La tappa successiva, decretata sempre con un prestito dalla Sampdoria, è il Livorno, dove Falcone, che gioca solo la prima gara di campionato sempre in Lega Pro, è il dodicesimo di Mazzoni. Il poco spazio all’Armando Picchi induce le squadre a interrompere il prestito già a gennaio, quando rientrerà alla Sampdoria senza però giocare. Nel 2017/2018, la stagione è ancora divisa in due. I blucerchiati prestano il portiere al Bassano, dove però è ancora vice, stavolta di Grandi. Dopo 1 presenza in Coppa, Falcone decide di sposare la causa del Follonica Gavorano, squadra che cerca la salvezza in Lega Pro. Dopo 18 presenze, la missione permanenza fallirà. Ai playout, i grossetani cedono il passo al Cuneo, squadra in cui militava Federico Baschirotto, oggi compagno di Falcone al Lecce.
La retrocessione non mina però l’appeal del portiere, che resta in Toscana. La Lucchese (Girone B di Lega Pro) lo sceglie per un campionato ancora alla ricerca della salvezza e gli affida la titolarità. Al Porta Elisa, Falcone sarà tra gli elementi più utilizzati, con 36 caps su 37 partite. La Lucchese, allenata da Favarin, si salva dalla retrocessione diretta e nel lungo playout conquista la permanenza in Serie C. Prima c’è la vendetta sportiva contro il Cuneo e, nella finalissima, la Lucchese supera il Bisceglie ai rigori dopo un 1-0 casalingo per parte. Nella lotteria dei rigori, Falcone ne para tre e la Lucchese si salva. Nel 2019/2020, Falcone resta a Marassi ad allenarsi con Audero e Seculin. Nel post-lockdown, arriva finalmente l’esordio in A in maglia Samp in occasione della sconfitta contro il Milan (1-4 il 25 luglio 2020) poi bissata dalla presenza nel pari col Brescia nell’ultima gara di campionato.
La crescita individuale, indipendente dai risultati di squadra, lo porta in Serie B. Il Cosenza lo tessera per affiancare Saracco e Matosevic e Falcone conquista subito la titolarità. Alla quinta giornata c’è l’incontro con il Lecce. Coda porta in vantaggio il team di Corini al 12′ ma al 23′ Falcone tiene a galla le speranze cosentine parando alla grande un calcio di rigore dello stesso Coda. Il Cosenza poi rimonterà con Gliozzi per strappare un punto ai salentini. In Calabria, Falcone si afferma definitivamente conquistando anche la stima della Sampdoria. In un’intervista, il 27enne conferma il legame con la piazza silana: “Poi il Cosenza, una piazza che amo, mi hanno trattato benissimo, un campionato super”. Il risultato di squadra non sarà positivo, data la retrocessione che precedette il ripescaggio a causa del fallimento del Chievo, ma è grazie al Cosenza che Falcone riconquistò l’inserimento in rosa.
Nel 2021/2022, Falcone è il dodicesimo di Audero. A gennaio c’è voglia di tornare a giocare: lo Spezia gli offrirebbe una chance in A e, in più, SPAL e Ternana garantirebbero un’altra titolarità. L’infortunio di Audero, però, apre improvvisamente le porte del massimo campionato a Falcone. Sfuma ogni trasferimento e Falcone gioca 10 partite più 2 in Coppa Italia collezionando delle prestazioni decisamente sopra le righe contro Torino e Napoli. Nel finale di campionato, Audero torna tra i pali ma Falcone ha dentro una maggiore consapevolezza. In estate, dopo il riproporsi dell’idea-Spezia a causa del corteggiamento della Lazio per Provedel, il Lecce spinge la trattativa fino in fondo. Nel Salento, Falcone ha voglia di scrivere un capitolo tutto nuovo della sua storia.
