Il centrocampista campano saluta il Lecce dopo una sola, trionfale, stagione per accasarsi al Modena, dove ha firmato un triennale.

Dalla finale persa con il Cittadella contro il Venezia dell’ex compagno Di Mariano alla promozione nel bollente Via del Mare. Mario Gargiulo lascia il Lecce dopo aver festeggiato la prima promozione in A della carriera, impresa appunto soltanto sfiorata l’anno prima con la compagine veneta, che nell’estate del 2019 lo aveva prelevato dall’Imolese.

Gargiulo è arrivato al Lecce per fare la mezzala di sostanza e presenza in zona d’attacco. Gli 8 gol e 2 assist segnati con i granata erano un biglietto da visita importante e il 26enne si è subito guadagnato un posto da titolare nel terzetto di centrocampo concepito da Marco Baroni, risultando a fine anno il secondo centrocampista più utilizzato dietro alla sicurezza Morten Hjulmand. Il danese ha giocato 3298′ (38 presenze), mentre Gargiulo si è fermato a 34 apparizioni con 2379′ di gioco. Blin ed Helgason, rispettivamente terzo e quarto centrocampista più utilizzato, hanno superato di poco i mille minuti.

Il momento più florido della stagione di Gargiulo è giunto a dicembre, quando il suo nome ha decorato i tabellini anche in maglia Lecce. Il primo gol ha sbloccato la contesa vinta in casa della SPAL (1-3) il 30 novembre. Il bis è arrivato quattro soli giorni dopo: ancora rete dell’1-0, stavolta al Via del Mare nella vittoria 2-0 sulla Reggina. Il terzo gol consecutivo, fallito a Pisa, giunge infine dopo due giornate, ed è una rete da tre punti. Il tocco d’esterno su pregevole assist di Strefezza basta infatti per imbarcare sul volo di ritorno tre punti dopo la trasferta di Pordenone.

La crescita di Helgason e il pieno adattamento al calcio italiano di Blin hanno ridotto un po’ il minutaggio di Gargiulo nell’ultimo spezzone di campionato (solo una partita disputata per intero nelle ultime dieci) ma nel curriculum del centrocampista resteranno anche i due assist (confezionati in Crotone-Lecce e Lecce-Parma dell’andata).