Emanuele Terranova, difensore centrale 35enne ora in forza al Bari, è il doppio ex da copertina dell’incrocio tra emiliani e giallorossi.

Il difensore goleador Emanuele Terranova vanta nel suo curriculum le promozioni nella massima serie con Lecce e Sassuolo, due vittorie diverse per storia e andamento del campionato, ma due vittorie accomunate dal primo posto con tanto di trofeo sollevato al cielo prima di accedere nell’Olimpo del calcio italiano.

A LECCE. Terranova fu uno degli acquisti dell’estate 2009. De Canio aveva bisogno di novità al centro della difesa e l’oggi 35enne arrivò in prestito dal Livorno, dove già l’anno prima aveva festeggiato il ritorno dei labronici in A dopo una vita. Terranova, dopo un periodo di rodaggio, fu il perno del pacchetto arretrato di De Canio insieme a Schiavi prima e Fabiano poi. In 27 apparizioni figura anche un assist, messo a referto nel 2-4 con cui il Lecce espugnò Reggio Calabria. L’ultima presenza in campionato di Terranova risale al derby vinto 1-0 con il Gallipoli. Nello sprint finale di stagione, restò ai margini a causa dell’ascesa di Ferrario.

LEADER NEROVERDE. Nel 2012/2013, Terranova raggiunse uno degli apici della lunga militanza al Sassuolo, la squadra dove vanta più presenze (99). L’anno del salto in A degli emiliani fu una stagione tremendamente prolifica per il difensore, rigorista del team allenato da Di Francesco, che dal Sassuolo ripartì dopo la scottatura di Lecce. 11 reti in un campionato valsero curiosamente il titolo di capocannoniere di squadra insieme a Berardi, Boakye e Pavoletti, i tre tenori del tridente. Con il Sassuolo in A, Terranova doveva essere protagonista ma due rotture del legamento crociato in due stagioni (2013/2014 con 3 presenze e 2014/2015 a quota 9 insieme ad Acerbi e Paolo Cannavaro), allontanarono il promettente difensore dalla stabilità alle dipendenze del tecnico pescarese.