I giallorossi conquistano un altro punto in una partita irrimediabilmente decisa dalle errate valutazioni di Pairetto e del Var.

Cercare le chiavi tattiche e numeriche di una gara in cui gli errori arbitrali hanno segnato l’andamento è un lavoro difficile, ma necessario per valutare il percorso di crescita del Lecce. Nella ripresa, i padroni di casa hanno preso in mano il match, dominando un avversario sulla carta molto più quotato e rendendosi molto più pericolosi. Dello 0.87 di xG totale accumulato dal Lecce, 0.54 proviene dalla seconda frazione, inaugurata con il Gonzalez-gol (0.25) e conclusa con le parate di Di Gregorio sul colpo di testa dello spagnolo (0.17) e su Colombo (0.09). Un’altra occasione nitida, consuetudine ormai di quest’avvio, è la proiezione offensiva di Baschirotto (0.24).

In un match dall’equa distribuzione di possesso palla, il Lecce è stato più preciso nei tiri in porta rispetto alle ultime due gare (4 tiri in porta su 7, 43%) e, soprattutto, nel dato aggregato dei passaggi. Su 364, ben 302 (83%) sono giunti al destinatario. E’ sinora il record stagionale. Dall’altra parte del campo, il Monza non si è mai presentato dalle parti di Falcone nella ripresa, confezionando solo due palle gol per un totale 0.20 di xG. Prima della punizione di Sensi (0.05, alto coefficiente di difficoltà) c’è stato il colpo di testa di Pessina deviato da Pezzella (0.12).

Difensivamente, i numeri applaudono il comportamento di Baschirotto e Pongracic. In media, il Lecce ha concesso 7.77 passaggi per azione difensiva, mai quest’anno c’è stato un dato così basso.