Il Campione del Mondo ha esordito in Serie A, quasi un anno dopo l’ultima apparizione in Liga con la maglia del Barcellona. La prestazione, più che positiva, ha dato sicurezza a un reparto già ben assortito.

L’uomo in più della difesa del Lecce è Samuel Umtiti. Il 28enne arrivato a fine agosto ha finalmente giocato la sua prima gara da calciatore giallorosso. All’Olimpico, palcoscenico degno al curriculum del francese, Umtiti non è affondato insieme alla sua squadra dopo l’avvio choc. Dopo il gol di Smalling, le occasioni di marca romanista arrivavano a pioggia. Umtiti non è affondato al pari della difesa, bucata specialmente sulla catena sinistra da Zalewski. Nel postpartita, Marco Baroni, parlando del suo esordio, ha dapprima esaltato le doti umane di un calciatore calatosi appieno in un contesto totalmente diverso dal glorioso passato recente. La voglia di ripartire è tanta e Lecce era la piazza giusta per ritornare a sentirsi un top player e riprendere le redini di una carriera in cui si può dire tanto.

Una singolarità riguarda il partner con cui ieri Umtiti ha difeso la porta di Falcone. Mentre Samuel alzava la Coppa del Mondo nell’estate del 2018, Federico Baschirotto s’apprestava ad accettare il prestito dalla Cremonese alla Vigor Carpaneto, ritornando in Serie D dopo due stagioni dove non trovava spazio in C tra Forlì e Cuneo. I destini del calcio però regalano strani incroci e ieri le rette di Baschirotto e Umtiti si sono incontrate per affrontare l’attacco stellare della Roma composto da Belotti, Dybala, Abraham e Zaniolo.

Già dalla prima chiusura di testa su un lancio a cercare l’inserimento di Zaniolo sulla sinistra, Umtiti ha fatto vedere tempismo e capacita di impostare con il piede sinistro, risorsa da non sottovalutare per la prima costruzione del Lecce. Su 30 passaggi effettuati, 27 sono andati a buon fine, con una precisione del 90 percento. Perfezione totale nei 3 lanci lunghi (19’pt e 35′-40’st) per velocizzare le ripartenze e togliere la pressione avversaria. Più difficoltà, dettata soprattutto dall’inizio difficile, nei duelli, vinti nel 67% dei casi (6/8 però nei duelli difensivi). La piena integrazione di Umtiti si completa con i 6 intercetti e i 9 recuperi palla, numeri quasi in linea con delle partite in cui, nel passato, il Barcellona affrontava delle parigrado.

Nell’inaugurare la terza esperienza da professionista dopo Lione e Barcellona, Umtiti ha messo il suo zampino anche in attacco. Sul gol di Strefezza, è stato vitale il lavoro di fisico nell’area della Roma per resistere alla pressione di due avversari e toccare in modo sporco ma sufficientemente utile per la bordata in rete del 27.

Al 55′, poi, un’altra paura. In un contrasto violento con Pellegrini, Umtiti ha subito un violento pestone dal capitano della Roma. Il ricordo dell’operazione al piede destro per la frattura del quinto metatarso ha pesato nella reazione rabbiosa che ha indotto l’arbitro Prontera ad estrarre il cartellino giallo. Il crash test di Roma è andato bene, ora il Lecce dovrà sfruttare al meglio il suo uomo in più della retroguardia.