Il centrocampista francese ha parlato questa sera durante Piazza Giallorossa, trasmissione di TeleRama.

VICE HJULMAND. “Ho fatto tra 11 e 12 chilometri. Io sono sempre pronto a giocare per il Lecce. Hjulmand è il nostro capitano, fa sempre bene. Io lavoro per dare il massimo ogni giorno e quando mi chiama il mister do tutto. E’ stata una gara difficile ma ho fatto il possibile.

IL SECONDO TEMPO. “Quando eravamo in vantaggio pensavamo un po’ a difendere, siamo entrati con la paura di prendere gol. La lezione che ci lascia questa partita è l’andare forti e anche se siamo in vantaggio. Dopo 2′ dall’inizio della ripresa abbiamo preso gol. La Fiorentina è una bella squadra ma noi non abbiamo mollato. L’avanzamento di Bonaventura? Per me è stata più colpa nostra. Dobbiamo giocare un po’ più lungo nei primi minuti per non prenderci rischi. Noi ci siamo fermati e abbiamo incassato questo gol che ci ha cambiato un po’ l’approccio mentale”.

ERRORI. “Dovevamo essere pronti con la testa per 10-15 minuti, prendere il gol subito ci ha fatto male mentalmente. Baroni ci aveva detto di continuare come nel primo tempo, aggressivi e concentrati. Tornati sul campo abbiamo avuto 5 minuti di black-out. La mia ammonizione? Era fondamentale. Ho preso anche una pallonata sul mento”.

AL CENTRO DELLA DIFESA. “Non ho mai fatto il difensore centrale, l’ho fatto due volte in nazionale prima di giocare le partite contro Inter e Sassuolo. Io vorrei giocare. Da difensore centrale anche sono contento, basta scendere in campo”.

DOPO 10 GIORNATE. “Per me siamo sulla strada giusta, ci mancano 2-3 punti per avere il meglio. Dobbiamo lavorare forte e i punti arriveranno”.

CENTROCAMPO COMPATTO. “Ieri abbiamo difeso insieme bene con Gonzalez e Askildsen recuperando tanti palloni e ribaltando velocemente il gioco. Ciò è mancato nel secondo tempo, quando siamo stati più bassi. L’azione del gol? Abbiamo lavorato forte nella settimana precedente sugli uno contro uno e due contro due. Abbiamo perso sempre di un gol, vuol dire che ci battiamo sempre su ogni pallone”.

LECCE. “Ho voluto cambiare campionato per conoscere un’altra lingua, un altro calcio. Quando il Lecce mi ha chiamato ho subito detto sì. La città è incredibile, il pubblico è straordinario, merita la vittoria. Quando vado fuori mi chiedono la foto e tutti mi danno l’in bocca al lupo. Ci sentiamo bene. Mi piace il calcio, seguo tutto, non ero mai stato prima a Lecce e appena arrivato mi sono sentito a casa. Non chiesi consigli a nessuno, sono arrivato a scatola chiusa e poi mi ha raggiunto Gendrey dall’Amiens”.

LA FIORENTINA. “Il direttore voleva portarmi lì a Firenze? Corvino me l’ha detto quando mi ha accolto a Lecce. Ora sono contento nel Salento”.

SERIE A. “Ci sono tante squadre fortissime. Dobbiamo essere sicuri di meritare la salvezza. Da qui riusciremo a far meglio anche sul campo”.

LEADER. “E’ la squadra che decide chi è il leader. Io faccio tutto per dare l’esempio durante ogni allenamento. Anche se non sono titolare do dimostrazione alla squadra che siamo tutti importanti. Siamo un gruppo di 25-26 titolari, il campionato è lungo e siamo alla decima giornata”.

SCONTRO DIRETTO A BOLOGNA. “La gara con la Fiorentina è già archiviata. Dobbiamo preparare bene il Bologna pensando alla nostra partita e non all’avversario. Quando facciamo la nostra partita possiamo ottenere qualcosa. Andremo lì per vincere, sarà una partita dura e credo che potremo far qualcosa”.