Il collega Alessandro Marzocchi ha raccontato nel dettaglio la situazione in casa rossoblù nella nostra rubrica dedicata al punto di vista avversario.
Come arriva il Bologna al match di domenica?
“Sicuramente la vittoria in Coppa con il Cagliari dà morale e tra l’altro è la prima per Thiago Motta, fattore positivo per lo spogliatoio. Guardando al campionato ci arriva però male, è un po’ che non vince e l’esonero di Mihajlovic ha portato al momento un solo successo, tra l’altro con Vigiani in panca. Il pubblico vuole i tre punti, gli spettatori saranno oltre 22mila e questo porta entusiasmo, anche se questa squadra continua ad avere dei problemi. Di certo dopo 10 giornate nessuno si aspettava un Bologna così in basso”.
Quali sono punti deboli e di forza del collettivo di Thiago Motta?
“La squadra non è una brutta squadra, probabilmente manca qualcosa sotto il profilo mentale e forse anche atletico. Tendenzialmente dopo il 65′ il Bologna cala e questo calare è un problema. Oltre a ciò potrebbe esserci il fattore di una difesa che balla, portiere incluso. Il punto di forza è Arnautovic, un uomo che fa reparto da solo e che se sta bene può davvero fare la differenza da solo”.
Che opinione hai del Lecce di Marco Baroni?
“Sta facendo il suo campionato, in linea con il proprio obiettivo. Si è messo per ora dietro squadre sulla carta più forti dunque sta facendo il suo. Baroni ha le sue idee e sta facendo giocare la squadra cercando di sfruttare le sue idee e quelle proposte dal direttore Corvino”.
Che ricordi ha lasciato Corvino in rossoblù?
“E’ sicuramente un personaggi che ha fatto e continua a fare tanto per il calcio italiano scoprendo tanti giocatori importanti. Con l’attuale proprietà non si è lasciato benissimo e questo probabilmente ne influenza in negativo il ricordo qui a Bologna. Tuttavia resta un dirigente che non si fa influenzare nelle idee e nei sani principi. Il mio personale giudizio è positivo, mentre la città è un po’ divisa come spesso accade quando si parla dell’operato dei direttori sportivi”.
Come dovrebbero scendere in campo i felsinei contro i giallorossi?
“Ci sono ancora diversi dubbi, ma si potrebbe partire con il 4-2-3-1. Skorupski tra i pali, poi a destra Posch favorito su De Silvestri al fianco di Soumaoro, Lucumi e Cambiaso. In mediana Schouten-Medel, poi il trio Aebischer-Dominguez-Barrow alle spalle di Arnautovic”.
Non dimentichiamo che solo Moro, che raramente entra in campo, è costato come 3 volte l’intera spesa per tutta la squadra del Lecce. L’ingaggio di Arnautovic e di Soriano, sommati, è pari all’intero monte ingaggi del Lecce circa. Questo per dire il miracolo che stanno facendo i dirigenti, gli addetti ai lavori e i giocatori naturalmente. Mai come quest’anno le critiche sono non solo inopportune ma proprio stupide.