Il Romario del Salento, calciatore del Lecce in Serie C per due stagioni dal 2013 al 2015, è stato un anno senza incidere alla Juventus, tra troppe polemiche, spazio sufficiente non conquistato e una richiesta di prestito al Lecce di Zeman non esaudita.

La Juventus rappresentò un treno mancato per la carriera di Fabrizio Miccoli, approdato in bianconero all’alba della stagione 2003/2004 dopo un anno di prestito al Perugia, dove Miccoli conobbe la Serie A a seguito delle reti segnate in B nella vicina Terni. Arrivato con grandi aspettative, il giovane attaccante non trovò lo spazio giusto in un attacco che annoverava anche Del Piero, Trezeguet e Di Vaio, giocando spesso in Coppa Italia in coppia con l’oggi d.s. del Bologna.

Anche se il tabellino riportò 9 gol tra campionato e Champions League, Miccoli non fu mai del tutto gradito alla famosa “triade juventina” Moggi-Giraudo-Bettega. Con Luciano Moggi ci furono numerosi screzi, acuiti anche da parole di troppo sull’orecchino e il tatuaggio del Che Guevara, non adeguati allo “stile Juve” di allora. L’acquisto di Ibrahimovic nell’estate successiva fece sbottare Miccoli, sacrificato per preservare il capitano Alex Del Piero nonostante le tantissime potenzialità tecniche, tradotte in resa sul campo nonostante il negativo ultimo torneo coinciso con la fine del regno al Delle Alpi di Marcello Lippi.

L’escalation negativa dei rapporti tra Miccoli e la Juventus continuò anche nella ricerca di un divorzio con meno danni possibili. La priorità era il Lecce e Miccoli aveva già parlato con la famiglia Semeraro per diventare uno degli attaccanti del Lecce di Zeman. Il boemo, appunto, acerrimo nemico del mondo Juve. Come potevano i bianconeri prestare un patrimonio tecnico così importante proprio a lui. Le difficoltà sulle cifre, confessate dallo stesso Miccoli in un’intervista, fecero tramontare rapidamente il sogno: “Ho detto a Moggi che la mia prima scelta era Lecce – dichiarò Miccoli-, la mia città. Avevo già parlato col Lecce. Ho fatto di tutto per cercare di andare al Lecce in prestito dalla Juve ma erano cifre che il club salentino non poteva permettersi“. Alla fine del tira e molla, Miccoli andò in comproprietà alla Fiorentina.