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Strefezza: “Fui scartato da Inzaghi. Con il Lecce sogno 10 gol, la salvezza e l’azzurro”

L’italobrasiliano del Lecce ha parlato a Dazn nella rubrica 1 vs 1.

I PROVINI.Per la prima volta quando arrivai in Italia feci un test con il Palermo e poi una settimana con la Primavera della Lazio, c’era Simone Inzaghi e feci la prova come terzino destro. Andò bene, parlai con il direttore, ma Inzaghi diceva che ero troppo basso nonostante le mie qualità. Fui scartato. Se sono stato male? No, ero sereno, tanti calciatori bassi sono fenomeni. Le parole di Inzaghi non mi cambiarono e feci il mio percorso. Vedevo Mertens, Insigne, Messi…mi davano spinta. Tornai in Brasile e poco dopo mi chiamò Vagnati per fare il contratto con la SPAL. Firmai e iniziai il mio percorso in Italia”.

PASSIONE CR7. “La maglia di Ronaldo? Finì il primo tempo, perdevamo 1-0. Ronaldo mi guarda prima dell’inizio del secondo tempo, gli chiesi la maglia e lui mi disse sì. Fu una cosa bellissima, ho sempre seguito CR7, un idolo. Avere la sua maglia è stato un onore, è stato molto gentile. Fu bellissimo avere Cristiano davanti. Ora la custodisco in un quadro a casa mia in Brasile. La prossima maglia? Quella di Dybala, adesso è uno dei più forti. Messi o Ronaldo? CR7 senza dubbio”.

RACCONTI DALLO SPOGLIATOIO. “Il gol più bello della mia carriera? Alla Salernitana. Il mio tiro a giro? Più alla Del Piero, calcio di collo ed è più facile. Hjulmand ascolta la musica peggiore nello spogliatoio, nessuno lo capisce. Rodriguez è quello che risponde tardi ai messaggi e anche quello che si veste peggio, lo prendono tutti in giro. Il più social? Non saprei, ora Umtiti. E’ un ragazzo bravissimo, è venuto con la testa giusta, con serenità e voglia di aiutare la squadra. Un aneddoto? Con la palla ai piedi fa delle imbucate pazzesche anche in allenamento. Si vede che è un fenomeno. Nelle partitelle preferisco averlo sempre insieme”.

OBIETTIVI. “Il Lecce ha fatto una squadra giovane, di valore. Vogliamo lottare fino alla fine per la salvezza. Il Salento mi sta dando tanto, delle emozioni bellissime. Mi sento come in Brasile, c’è il sole, la gente è affettuosa e la mia famiglia sta bene. Si mangia bene, si sta bene in città e ho una bellissima casa. Mi piace il pasticciotto a colazione, quello classico con la crema. Prima della Serie B avevo l’obiettivo di fare 10 gol e portare il Lecce in A. Quest’anno spero lo stesso con la salvezza. Abbiamo programmato quest’obiettivo, speriamo arrivi”.

ITALIA. “La Nazionale italiana sarebbe un sogno. Avendo i nonni italiani sarebbe bello anche per la mia famiglia. Sono brasiliano ma ormai sono 7 anni che sono in Italia, una mia figlia è nata in Italia e l’altra è cresciuta quasi totalmente in Italia. Mancini? Non l’ho mai sentito”.

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Gianni
Gianni
1 anno fa

Sei un fenomeno

papas
papas
1 anno fa

Gabriel stai tranquillo, presto Mancini ti chiamerà ‼️ E sarà un giorno bellissimo 💙

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