Lecce-Atalanta 2-1 è finita con un parapiglia. La prima vittoria dei giallorossi in casa è stata caratterizzata da una coda di tensioni con gli avversari. Tutto è nato dalla spinta di Maehle a un raccattapalle adolescente.
Il finale ad alta tensione della partita vinta con l’Atalanta ha generato una polemica finita in rissa. Negli ultimi minuti di gara, mentre l’Atalanta protesa in avanti cercava il pareggio con tutti gli attaccanti in campo, l’esterno danese Joakim Maehle ha cercato di accelerare la ripresa del gioco per una rimessa laterale avvicinandosi al raccattapalle, un ragazzo giovane. Quest’ultimo anziché porgere il pallone a Maehle ha lasciato cadere il pallone a terra.
Da lì la degenerazione. Il calciatore ha spintonato il ragazzo per poi prendere il pallone e riprendere il gioco. La sfuriata non è sfuggita ai giocatori del Lecce. Gonzalez ha subito accusato l’avversario e, dopo il fischio finale, Falcone, Zapata e il resto di giocatori e staff si sono avvicinati ai due per separarli.
Basta cu ste napoletanate, che le fanno gli altri non importa, noi dobbiamo distinguerci. E chi giustifica ciò è pendagghia nell’animo, riprendetevi
sti mezzucci da campetti in terra battuta della perdita di tempo e dei palloni che spariscono quando si é in vantaggio sono da evitare…indipendentemente che si fa in ogni campo italiota…é veramente ridicolo…
come é ridicolo mettere la palla in fallo laterale non appena un calciatore cade e fa finta di essersi fatto male…deve essere sempre e solo l’arbitro a fermare il gioco…
Pensi che se fosse stata in vantaggio l’Atallanta non avrebbe fatto lo stesso? E poi non bisogna dimenticare che per il Lecce è una questione di sopravvivenza e che, a differenza dei nerazzuri, ha piche risorse economiche.
La grandeur è bella ma bisogna pensare anche al contesto
Ognuno tira l acqua al proprio mulino. Ci sta l’arbitro a giudicare e valutare non te la prendi con un ragazzo
Si e` sempre fatto ognuno pensa per se
Non vedo dove’ il problema
Un elegante “Va curcate” si può dire ?