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Test, agonismo e pallone per ripartire: i preparatori spiegano la ripresa dei lavori in casa Lecce

L’edizione di oggi della Gazzetta dello Sport ospita un’intervista a Andrea Petruolo, Giovanni De Luca e Federico Di Dio, preparatori del Lecce in costante sinergia con Marco Baroni.

Il Lecce ha ripreso oggi a lavorare in vista della ripresa del campionato. Andrea Petruolo e Federico Di Dio spiegano i primi passi del rientro a lavoro: “La prima seduta sarà legata a una valutazione totale. Faremo diversi test. Quello aerobico, quello neuromuscolare, quello a navette per l’alta intensità. Nel test aerobico si evidenziano diverse qualità, nel neuromuscolare si fa un test di salto, in quello a navetta sono cinque minuti tosi con dieci corse da 25 metri in un tempo stabilito. Corsa e pausa, corsa e pausa. Se uno in vacanza non ha fatto nulla rispetto al programma dato ce ne accorgiamo subito”.

Petruolo ha aggiunto, partendo dal periodo di stacco: “Ai giocatori abbiamo dato uno smartwatch per regolare le sessioni di allenamento durante la pausa. Abbiamo concesso 5-6 giorni di riposo assoluto. Poi tutti hanno ripreso gradualmente. La sessione di oggi dura un’ora. Poi aumenteremo. Mediamente si sta sui 70-75 minuti, ma si arriva anche a 90. Questa settimana sarà una seduta al giorno, poi, dal 5, faremo dei doppi. Il pallone? Entrerà in campo da domani, Baroni predilige il lavoro con la palla, quindi si opta per esercitazioni in cui c’è lavoro aerobico, intensità e pallone, amatissimo dai calciatori al contrario delle corse lunghe e noiose. In ogni caso, i calciatori sono dei professionisti e non c’è bisogno di sollecitarli in alcun modo”.

Il preparatore Petruolo, già l’anno scorso con Baroni, continua: “Non è una ripresa come quella estiva perché il campionato si è fermato solo 15 giorni. Il punto di partenza è più alto e la condizione fisica, s’immagina, è migliore. L’allenamento migliore è la prevenzione e i nostri sono da applaudire perché ogni giorno arrivano un’ora prima della seduta e vanno spontaneamente in palestra per 40-45 minuti di lavoro individuale. Il più assiduo? Baschirotto è molto attento”.

Federico Di Dio pone l’accento su altri aspetti: “I calciatori devono abituarsi al clima della partita, all’agonismo, per questo motivo sarà necessario disputare almeno tre amichevoli. Sono fondamentali perché si tornerà in campo dopo sette settimane e sono tante. Quindi ok gli allenamenti ma giocare è troppo importante”.

De Luca, addetto al recupero degli infortunati, conclude: “Solo Dermaku aveva un risentimento, fortunatamente siamo in una buona situazione da questo punto di vista”. 

 

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