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Il 2022 pazzesco di Joan Gonzalez, dall’esplosione Primavera all’essere punto fisso in A

Il 20enne nato a Barcellona non dimenticherà facilmente l’anno che si sta per chiudere

I classici bilanci di fine anno saranno da sogno per Joan Gonzalez. In dodici mesi, la vita sportiva del catalano, cresciuto nella Masìa, cantera del Barcellona, è cambiata diametralmente. Dopo il “taglio” dal settore giovanile azulgrana, Gonzalez è stato uno degli acquisti di Pantaleo Corvino per la Primavera nell’estate del 2021. Già dai primi mesi a Lecce, Joan, centrocampista offensivo da ricalibrare secondo i dettami del 4-3-3, si era conquistato la titolarità nella Babele linguistica costruita dal dirigente di Vernole e allenata da Grieco per cercare la salvezza in Primavera 1. L’anno precedente si concluse con un piccolo sorriso: il secondo gol in Primavera 1 nella vittoria contro il Pescara, vitale per fare legna in vista della corsa salvezza.

In verità, non è che il 2022 cominciava nel migliore dei modi. Due gol messi a referto subito nelle prime due gare contro Sampdoria e Roma, ma un solo punto in sei gare rischiava di compromettere irrimediabilmente il cammino del Lecce. Il 14 marzo, poi, una delle svolte della stagione, per Gonzalez e per il Lecce Primavera. Nella partita giocata al Via del Mare contro il Sassuolo, il rigore realizzato dopo un fallo guadagnato da Lemmens valse il raddoppio nella gara poi vinta 2-1. Segnare allo stadio, ai posteri, suona come un segno del destino per Gonzalez. La stagione della Primavera, altalenante anche alla fine, si concluse con la rocambolesca salvezza diretta per la concatenazione dei risultati seguita alla vittoria casalinga nell’ultimo turno con il Torino. Doppia gioia per Gonzi: capocannoniere di squadra da mezzala con 8 reti, le ultime nella doppietta a San Pietro in Lama contro il Pescara.

I tifosi del Lecce avevano già iniziato ad apprezzare la tecnica, le giocate e gli strappi palla al piede del 20enne, aggregato da Marco Baroni al ritiro della prima squadra. L’allenatore è stato bravo a celare nel migliori dei modi le grandi aspettative sul centrocampista, lanciato da titolare nel primo test probante contro il Bochum mentre s’intravedeva già la fiducia crescente allenamento dopo allenamento. Finito il precampionato, e sfumato l’arrivo di Normann, Gonzalez ha esordito “da grande” al Via del Mare in Coppa Italia. Nella partita persa ai supplementari contro il Cittadella, lo spagnolo è subentrato a Bistrovic al 67′. Ben altra roba il battesimo di fuoco in Serie A. Sette giorni dopo, un Lecce sperimentale esordisce in A contro l’Inter di Barella, Lukaku, Calhanoglu e Skriniar e Gonzalez è lì con tensione (per sua stessa confessione) a timbrare la prima presenza in A. Contro una delle rose più forti del campionato, Gonzalez galleggia e lotta, ma in pochi ancora s’immaginano il futuro dello sprizzante spagnolo.

Non arrivano rinforzi di grido a centrocampo e ciò è un’altra iniezione di fiducia per Gonzalez, ad oggi l’unico centrocampista box to box capace di avere fondamentali offensivi e predisposizione all’aggressione dell’area tanto bramata da Baroni nella fase uno dell’approccio al campionato. Nello starting XI c’è sempre lui, fatta eccezione per la trasferta di Napoli dove subentra ad Helgason. In Lecce-Monza 1-1, gara ricordata per i torti arbitrali subiti dai salentini, Gonzalez scaraventa in rete un pallone vagante al 48′ ed esulta sotto la Curva Nord. Nel finale, sarebbe potuta anche essere stata doppietta. La metamorfosi è quasi compiuta. Manca solo la capacità di tenere la barra dritta alle prime difficoltà. I compagni lo aiuteranno nella gara successiva. A Salerno, dopo il vantaggio di Ceesay, una sua sfortunata deviazione rimette in gioco i padroni di casa. Strefezza pennellerà il sorpasso e alla fine l’errore non peserà. Una boccata d’aria per l’autostima del ragazzo.

Il Lecce soffre soprattutto in attacco e l’unicità di Gonzalez, l’unico centrocampista andato in gol della rosa, è una della poche sicurezze. Contro la Fiorentina, arriva un’altra gemma. Giocata sulla linea di fondo a pulire un pallone sporchissimo e assist vincente regalato a Ceesay. Al pari di Hjulmand, Joan diventa un titolarissimo facendosi apprezzare in uno degli slot dello scacchiere che richiedono più sacrificio. Lo zampino dell’ex barcelonista segna anche la prima vittoria casalinga del Lecce, sull’Atalanta, toccando di testa il pallone che poi Baschirotto deposita in rete. Il bis di vittorie a Genova (con ammonizione che fa entrare Gonzalez in diffida) chiude l’anno nel migliore dei modi. Lo spagnolo è tra i talenti cristallini della Serie A e Corvino, suo scopritore, gonfia il petto d’orgoglio al pari dell’US Lecce e dei tifosi.

La quarta di copertina del 2022 magico di Joan Gonzalez è recentissima. Nell’amichevole internazionale giocata in casa contro il NK Varazdin, lo spagnolo squarcia il match con una doppietta: prima un inserimento di testa e poi un destro da fuori area imprendibile. A poco più di un giorno dalla fine dell’anno, guardando lo stato dei fatti 365 giorni prima, lo si deve dire: è stato un anno da sogno. Ma guai a fermarsi…

 

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1 anno fa

Questo ragazzo è veramente forte teniamocelo stretto

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1 anno fa

Fará una grande carriera ne sono convinto!

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1 anno fa

Grandissimo Joan 💛❤💛❤💛❤

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1 anno fa

Questo ragazzo ha talento, attiro’ subito la mia attenzione già quando giocava nella primavera

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