Il collega Guido Lorenzelli ha risposto alle nostre domande sul prossimo avversario del Lecce

Contro l’Atalanta, lo Spezia ha fallito il ritorno alla vittoria che manca dal derby con la Sampdoria. La classifica dice ancora 17°posto, ma cosa lascia in eredità il match contro i bergamaschi?

“Una squadra estremamente in palla dal punto di vista della condizione atletica che sa soffrire quando pressata e devastante in ripartenza. Contro i bergamaschi per 75′ minuti le seconde palle sono state tutte della formazione di mister Gotti. I cambi però non si sono dimostrati al livello dei titolari, anzi negli ultimi 20′ compreso recupero le Aquile hanno subito la rimonta di una squadra che fino a quel momento era riuscita a tirare solo una volta nello specchio della porta, mentre nel finale ha rischiato persino di vincere”.

Che Spezia vedremo nello scontro salvezza contro il Lecce?

“Uno Spezia che non si discosterà troppo da quello visto con l’Atalanta con il classico 3-5-2 di Gotti molto compatto e pronto a fare male in ripartenza o grazie a un terminale offensivo come Nzola”

Un capitale importante per i bianconeri è appunto Mbala Nzola, passato anche dal Salento in C alla Virtus Francavilla. Quanto sarà importante il suo contributo per far bene?

“Nzola è semplicemente di fondamentale importanza per lo Spezia, non ci sono altri giocatori con le sue caratteristiche in rosa e infatti dalla sua sostituzione con l’Atalanta diciamo che è stato l’inizio della fine per le Aquile. Nzola sa fare reparto da solo, difende benissimo il pallone, ma è anche dotato di una straripante potenza fisica come visto nell’azione dell’assist per Gyasi. E poi diciamolo: è il vice capocannoniere della Serie A con 8 gol in 16 partite che diventano già 10 se si considera la Coppa Italia, ma lui gioca nello Spezia rispetto a un Osimhen che milita nella capolista Napoli. Qualcosa questo vorrà pur significare…”

Dall’altra parte, dopo lo stop per Dragowski, l’infortunio di Zoet ha aperto ancora una volta il problema portiere. Come sarà risolto?

“In così poco tempo non può essere risolto: giocherà il bosniaco classe 2000 Zovko all’esordio da titolare in Serie A e che in precedenza ha giocato solo contro l’Atalanta domenica scorsa per circa 70′ minuti e 20′ minuti scarsi nell’ultima giornata della scorsa Serie A nella sconfitta del Picco contro il Napoli. Dragowski proverà a stringere i denti, ma difficilmente riuscirà a essere in panchina dove si siederanno il classe 2002 Dido e il classe 2004 Plaia alla prima convocazione.”

Quali sono i punti di forza dello Spezia?

“Come detto in precedenza lo Spezia ha buona fisicità e buonissima gamba con esterni velocissimi come Reca e soprattutto Holm con quest’ultimo che è anche il miglior giocatore della Serie A alla voce contrasti vinti di testa. Dietro Kiwior è reduce dal Mondiale ed è una sicurezza anche se con Hjolund ha sofferto. Amian adattato da terzo di difesa è molto rapido, mentre Nikolaou in maniera rude sa farsi valere. A centrocampo giocatori come Bourabia e Ampadu stanno vivendo un periodo davvero ottimo, davanti di Nzola abbiamo già detto tutto. I problemi dello Spezia sono l’assenza di Verde, il giocatore più tecnico della squadra e quello in grado di inventarsi la giocata, che lascia Nzola senza un vero e proprio partner offensivo dato che Gyasi è un esterno che viene adattato in quel ruolo. L’altro problema è quello già affrontato del portiere, ma il problema più grande è la mancanza di alternative. Al momento chi entra sta facendo molto male, anche per questo lo Spezia appare vicino a Esposito e Zurkowski e cerca un attaccante come partner o alternativa di Nzola.”

Cosa può fare il Lecce per impensierire lo Spezia?

“Giocando con la stessa aggressività dello Spezia, rispondendo colpo su colpo e mettendo in luce alcune lacune difensive che la squadra dimostra di avere essendo una delle difese più perforate del campionato fino a questo momento.”