Il giovane spagnolo aveva bisogno di uno spazio che la Serie A ed il Lecce non potevano ancora dargli. Ora un’occasione da sfruttare al massimo

Con qualche mese di ritardo Pablo Rodriguez ha l’opportunità di tornare ad essere la giovane promettentissima stella che aveva fatto innamorare i tifosi del Lecce nell’inverno del 2021. Il prestito al Brescia lo riporta in quella Serie B che lo ha visto esplodere e fermarsi, non essendo riuscito appieno a calarsi in un contesto tattico che per il collettivo di Baroni è stato fondamentale ed a reagire al meglio quando la strada si è messa in salita. A luglio, con il ritorno nel Salento, la situazione potrebbe poi essere tutt’altra.

Un arrivederci come detto giunto in ritardo rispetto al previsto. Già la scorsa estate infatti l’intenzione del club era quella di mandarlo a giocare in prestito per trovare continuità di utilizzo e rendimento che potessero favorirne la crescita. Il 4-3-3 giallorosso in Serie A non sembrava infatti il contesto adatto al canario e tale si è confermato, ma lui ha voluto comunque giocarsi le proprie carte e restare. Da un lato gli scenari immaginati in estate (il Lecce aveva bisogno di altre caratteristiche lì davanti) si sono verificate, dall’altro lui nelle poche occasioni avute ha comunque dimostrato che il materiale c’è.

Ecco così, in gennaio, la scelta di spostarsi per ritrovare utilizzo stavolta percorsa, con il Lecce e Pablito concordi sulla direzione ideale. Prima a farsi sotto il Benevento di Cannavaro, scavalcato in extremis dal Brescia di un Clotet, suo connazionale, che lo ha voluto fortemente e che ne era rimasto impressionato dall’impatto avuto in quella sfida al Via del Mare di due anni fa, quando con gol e assist per poco il 2001 non la vinse da solo. Nell’attacco a due del suo nuovo allenatore Rodriguez può ritrovare spazio, fiducia e continuità di utilizzo. Poi, a fine prestito (secco), sarà il momento di tornare nel Salento per una nuova tappa della sua carriera.