Il centrocampista acquistato la scorsa estate dall’Amiens ha tagliato il traguardo delle cinquanta gare giocate con la maglia del Lecce
Cambiare tutto dopo una vita sportiva si può anche se inizialmente tutto non va al massimo. Si può sintetizzare così il percorso di Alexis Blin con il Lecce. Arrivato a luglio 2021 dalla Francia dopo sei campionati di Ligue 1 e uno di Ligue 2 tra Tolosa e Amiens, il mediano si è pian piano ambientato nel nuovo contesto e, sul campo, ha palesato la sua importanza dopo un inizio lento con poco minutaggio perlopiù da subentrato. E’ stato così l’anno scorso in Serie B, campionato in cui Blin ha conquistato la titolarità nell’accelerata finale firmando anche il prezioso gol che ha permesso il pareggio a Cosenza.
Grazie al Lecce, Blin ha trovato nuovi stimoli, non demoralizzandosi mai. Dopo la promozione in A, il francese si è guadagnato spazio dopo esser stato anche messo in discussione nelle scelte estive. Nella massima serie, paradossalmente, la sua interdizione si è rivelata più preziosa che in B, dove i giallorossi trovavano talvolta squadre chiuse a difendersi. Quest’anno, la storia di Blin, fondamentale ad agosto nel suo adattamento da difensore centrale con Baschirotto, è cambiata dalla partita contro la Juventus. Dopo una sola titolarità a centrocampo (Lecce-Fiorentina 1-1), ha preso posto al fianco di Hjulmand scalzando Askildsen per agevolare i compiti di copertura del capitano.
La ciliegina sulla torta sarebbe il gol, ancora non festeggiato in A. A La Spezia, la gioia della rete si è stampata sul palo. Si sa, il gol non è il suo mestiere (2 in 133 presenze in Ligue 1), ma per un calciatore molto legato alla città di Lecce tanto da dire “mia figlia è nata qui e sarà leccese a vita”, un abbraccio collettivo con il popolo giallorosso sarebbe un premio minimo.
Player with square balls.
da panchinaro a titolare
Grande Blin, Merci pour tout Alexis! 💛❤️
Cmq BLIN è come se avesse segnato contro il milan l’1 a0 è merito suo