L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha dedicato un approfondimento al dribbling, fondamentale del calcio evolutosi negli anni da gesto puramente tecnico a mix di fisicità e piede
“Il dribbling appartiene all’essenza più istintiva del calcio”, così Alex Frosio descrive uno dei gesti più emozionanti del gioco, i cui interpreti non sono più numerosi come un tempo. Dopo l’excursus storico, si sposta il focus sui migliori dribblatori della Serie A capeggiati negli ultimi anni da Jeremie Boga con 680 tentativi e 379 riusciti, un mare in più rispetto a Federico Chiesa secondo a 470.
Nella graduatoria dei dribbling tentati comanda Kvaratskhelia. Il georgiano del Napoli ne ha tentati 99 confezionandone 30 che valgono il terzo posto nella classifica dei dribbling riusciti. Dietro c’è Leao, secondo per tentativi (81) e primo per riusciti (37). Parisi dell’Empoli è il secondo miglior dribblatore del campionato con 32 su 61. Radonjic chiude il podio dei tentativi davanti a Banda. Lo zambiano, quarto per tentativi di dribbling, è a 65 insieme a Laurienté. I 26 avversari superati valgono però il settimo posto nella classifica dei migliori. Oltre al francese del Sassuolo (28/65), a 28 c’è il compagno Frattesi e Felipe Anderson. La top 10 si chiude con Radonjic-Lozano a 25 e Mazzocchi-Coulibaly a 24.
Tornando ai dribbling provati, infine, c’è anche Strefezza. L’italobrasiliano è settimo a 59 davanti a Udogie (56), Felipe Anderson (55) e Coulibaly (53)