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Maksimovic: “Vi spiego perché non è andata con il Lecce. Non potevano permettersi…”

Il difensore serbo, ora svincolato a 31 anni, ha rilasciato una lunga intervista a tmw in cui ha parlato anche del mancato trasferimento al Lecce dello scorso agosto

ROMA MANCATA. “A settembre dovevo firmare con la Roma. Parlai con Thiago Pinto, con Mourinho: per loro andava bene perché in quel momento era finito il mercato e avevano bisogno di un difensore centrale. E il mio profilo andava bene: posso giocare in una difesa a tre, in una difesa a quattro, sono da otto anni in Italia, parlo bene l’italiano. Però la proprietà non voleva sforare il budget prefissato e chiese a Mourinho di andare avanti con quella rosa almeno fino a gennaio. Dopo non è arrivato nulla di interessante per me, solo una nuova offerta dal Brasile: nelle scorse settimane mi ha chiamato Scolari per portarmi all’Atletico Paranaense, ma non me la sono sentita di andare in Brasile”.

IL LECCE. “Corvino disse l’1 agosto ‘per il Lecce Maksimovic poteva essere un’opportunità straordinaria? Su questa dichiarazione devo dire la mia…Sono stato a Milano con Corvino, siamo stati a cena insieme: eravamo io, lui e Fali Ramadani e mi disse che poteva prendermi solo in prestito. Io in quel momento ero ancora sotto contratto col Genoa e gli dissi che ci avrei pensato qualche giorno. Mentre rientravamo in albergo, Ramadani mi disse che col contributo del Genoa sarei riuscito a strappare un buon accordo. Però poi per l’ennesima volta le cose non sono andare come aveva detto lui e io non avevo la situazione chiara col Genoa, non volevo trasferirmi solo in prestito a Lecce perché voleva dire spostare tutta la famiglia per 7-8 mesi e in quel momento mia moglie era anche incinta del quarto figlio. Quindi gli dissi: ‘Se devo andare a Lecce voglio andarci per almeno tre anni’. Che erano poi gli anni di contratto rimanenti al Genoa, Ma loro non potevano permettersi quel contratto”.

RITORNO IN SERBIA? La scorsa estate mi hanno chiamato 10 volte, venni anche a Belgrado per parlare con l’allora allenatore della Stella Rossa Dejan Stankovic. Però in quel momento non potevo fare una risoluzione col Genoa, ho trovato un accordo solo il 29 agosto. Inoltre se fossi tornato in prestito in Serbia per un solo anno avrei perso la possibilità di prendere il passaporto italiano. Io ero da 9 anni in Italia e al decimo avrei ottenuto il passaporto, non ero convinto… Sai, quando sbagli una volta inizia ad andare tutto giù e in quel momento non è facile riprendersi. Spero che adesso le cose possano migliorare”.

PRESENTE. “Sto bene, mi sto allenando in Serbia e sono in attesa. Ricevo ogni giorno chiamate dalla Cina, qualcosa dalla MLS, ma io vorrei rientrare in Italia, anche una squadra di Serie B che punta a tornare in Serie A. E vorrei iniziare con la nuova squadra già dal ritiro: ho riposato tantissimo, anche troppo. A Napoli in caso di scudetto? Assolutamente, sarò in città a festeggiare. Al 100%. Mi hanno già chiamato una ventina di tifosi della Stella Rossa che vogliono comprare i biglietti per Napoli per festeggiare lo Scudetto”.

 

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