Le statistiche della gara di ieri persa di misura al Castellani mettono dietro la lavagna i ragazzi di Baroni, da una parte incapaci di tirare in porta, dall’altra tenuti a galla dalle parate di Falcone

Il Lecce che entusiasmava tifosi e stupiva addetti ai lavori non c’è più. E’ triste da dirsi, ma una cruda verità è sempre meglio di una dolce bugia, specialmente quando, a 10 giornate dalla fine, c’è la Serie A da conservare e il Verona da tenere a -8. Cinque k.o. di fila, al netto di qualche partita con degli spiragli, riducono al minimo alibi e scusanti. A volte in questa sede, come è giusto che sia, abbiamo razionalmente individuato dei crocevia che, percorsi sfortunatamente dei ragazzi in giallorosso, hanno decretato la sconfitta oltre a errori difensivi, talvolta, Baroni docet, evitabili perché oggetto della preparazione del match.

Bene, ad Empoli il paradosso è che l’errore difensivo non c’è stata ma è stata statisticamente la peggiore prestazione. Il rigore-gol di Caputo, concesso su fallo di Hjulmand al limite ma sanzionabile, ha premiato giustamente la produzione offensiva dell’Empoli che, come il Lecce, veniva da quattro sconfitte. L’indice xG traccia un solco: 2.31 per l’Empoli e 0.8 per il Lecce. Tornando poi alle statistiche classiche, il divario è sempre più netto. 15 tiri (7 in porta) a 5, con nessun pallone nello specchio difeso da Perisan. E poi ancora una volta una precisione di passaggi sottomedia per il Lecce: 74,11 contro 77. Per concludere, i salentini non hanno confezionato contropiedi (7 con due tiri per l’Empoli) e non recapitato a destinazione ben 16 cross su 20. Resta l’ultimo posto nella classifica delle squadre che hanno tirato meno in porta (259 contro 266 di Sampdoria e Salernitana penultime).

Rispetto alle precedenti gare, salta all’occhio la diversa pericolosità offensiva dell’avversario. Sassuolo (0.83), Inter (1.01), Torino (0.91) e Fiorentina (1.1) hanno prodotto di meno. In termini di xG, il Lecce ha subito così tanto solo all’esordio stagionale con la squadra da completare contro l’Inter (2.39). Colombo, reduce dalla doppietta con l’Under 21, non è riuscito ad incidere: 7 passaggi su 11 giunti a termine (64%) e soltanto il 20% di duelli vinti (4 su 20).