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Lecce, le necessità e un modello di progetto calcio da coltivare

La riforma sull’obbligatorietà dell’impiego di calciatori convocabili in nazionale ed elementi tesserati da più anni suona quasi come una risposta al multietnico Lecce di Corvino che comanda il campionato Primavera

Il momento negativo della prima squadra, nel pieno della corsa salvezza, non deve entrare a far parte della progettualità messa in essere dal Lecce da tre anni per mettere in atto un modello di calcio sostenibile attento ai bilanci anche più del successo sportivo. In mattinata, il CEO de LaGiovaneItalia Paolo Ghisoni, progetto che punta alla massima conoscenza dei talenti italiani, ha aspramente criticato il modus operandi di Corvino e del Lecce. Rispettando il punto di vista di uno degli esperti di calcio giovanile italiano, è errato immaginare l’operato giallorosso come una sorta di minaccia che mina al rilancio del movimento calcistico italiano in crisi. E non solo di risultati sportivi.

L’obiettivo del Lecce è fare calcio senza sprechi, e farlo nel Mezzogiorno, con annesse ovvie criticità, non è facile. Ottimizzare le risorse economiche e nel contempo ammodernare lo stadio (dopo una lunga trafila burocratica) e allestire una squadra adeguata per la Serie A nel mentre si comincia a curare il settore giovanile si può. Cercando di ottimizzare, affinare talenti già plasmati e poi patrimonializzare il Lecce cerca di battagliare tra le grandi e l’ultima scoperta Gonzalez, mista al successo della Primavera guidata da Coppitelli, ha riportato dopo tanti anni il Lecce e il suo settore giovanile in copertina.

La metodica di lavoro del Lecce parte dagli uomini e dai calciatori. Così l’1 febbraio Corvino ha descritto il suo operato partendo dalle critiche di esterofilia mosse indirettamente da più parti. “I migliori salentini giocano con noi, si vedano il risultati che facciamo con le altre scuole calcio locali. Poi però quando andiamo fuori con gli stessi ragazzi siamo ultimi, e non perché non prendiamo i migliori giocatori del territorio. Evidentemente questa è l’espressione”.

Per rendere il Salento più competitivo rispetto ad altre zone, ovviamente e lo ribadiamo a caratteri cubitali, rispettando i vincoli finanziari e cercando di riprendere storici risultati sportivi in grande scala, c’è da intervenire sull’attività di base. Conseguentemente, per fare attività di base ci vogliono strutture e per finanziare la realizzazione servono risorse. Per altri reperire queste risorse dai primi talenti coltivati a partire dalla Primavera è un errore. In mancanza di alternative in un territorio che ad oggi non può esprimere molto calcisticamente, invece, potrebbe essere una via diversa, innovativa, per poi riportare la chiesa al centro del villaggio dopo un lavoro di ricerca percorso in tutta Europa. Il Lecce lo sa, e di certo dirigenza e area tecnica non stanno a guardare. Al riguardo ci sono delle novità che bollono in pentola.

Un aspetto da sottolineare è che, ovviamente, il Lecce ha agito nel pieno rispetto di regole e paletti calcistici prima e soprattutto economici poi. Nel calcio dei vizi di forma e delle scadenze strette è facile, e fuorviante, guardare la pagliuzza nell’occhio del fratello e non la trave nel proprio occhio. Fatta quest’affermazione ardita, e ritornando all’articolo di stamani in cui si parlava di “minestra riscaldata” nel descrivere la metodologia del Lecce corviniano-bis, alludendo alla mancanza di risultati tangibili nel lungo periodo (a differenza dell’Empoli) si potrebbe continuare con la metafora. Con la minestra riscaldata, messa nelle mani di chef sapienti e con le giuste attrezzature, si possono concettualizzare piatti importanti, magari non stellati, ma piatti che fanno crescere un ristorante. E’ qui la sfida che il Lecce deve vincere, da solo (citazione), anche rispetto al passato.

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Matteo Grottaglie
Matteo Grottaglie
11 mesi fa

Questa è la politica che a tutti i livelli ha 0 praticità perché non ha mai fatto. Provate voi a essere competitivi con la primavera nel mezzogiorno d’Italia senza mezzi strutturali e con poche risorse economiche bisogna inventarsi, se davvero il governo e la Figc vuole incentivare i giovani meridionali e italiani facesse pagare meno tasse soprattutto alle piccole del nostro campionato e alle meridionali.

Andrea74
Andrea74
11 mesi fa

C’è bisogno di scuole calcio nel territorio! C’è bisogno di scuole calcio a nord-est-ovest- sud e centro del Salento! Ci vuole più collaborazione con le società del territorio ( Nardó, Tricase, Galatina, Gallipoli, Maglie, Casarano) ! Bisogna costruire una rete spingendosi con lo scouting fino a Brindisi e Taranto, in Basilicata e in Calabria!
Ragazzini ci sono basta dargli l’opportunità di venire fuori!
Nel Salento non ci sono strutture adeguate, se queste saranno parte di un progetto futuro ( ma non troppo!) , potremmo essere pronti e faremo crescere il territorio , perché anche questo è un modo di generare lavoro!

Manuel
Manuel
11 mesi fa

Se ci sono capitali economici da investire all’estero, perché non farlo anche in italia?
Se come dici corvino sei un gran intenditore si potrebbe investire non solo nei salentini ma in tutta la nazione, visto che anche all’estero i giocatori sono ben pagati…
Se questa politica a senso unico allora avrà anche altre finalità?
La riflessione fatta dall’esterno della città di Lecce deve servire a far comprendere come siamo visti e che le metodologie CORVINIANE SI POSSONO DISCUTERE…
IN QUESTI ANNI SOLO STRANIERI BEN PAGATI E MOLTI RAGAZZI ITALIANI SONO STATI SBATTUTI IN SERIE D.
C’È UNA LISTA LUNGHISSIMA…
CIUCCI 2002 LASCIATO AI MARGINI SENZA POTER GIOCARE
MACRI CRISTIAN MANDATO IN D
PIAZZA…IN D
ALTRI.. UNA LISTA INFINITA…
NESSUNO SI AVVICINA AI CANONI CORVINIANI?
SOLO ALL’ESTERO RISPECCHIANO LE SUE RICHIESTE?
SI CHIAMANO OPPORTUNITÀ TOLTE questi ragazzi e date a molti giocatori stranieri…il motivo fatevelo spiegare voi…io credo di saperlo

Giaco Mazzi
Giaco Mazzi
11 mesi fa
Reply to  Manuel

l’ignoranza è una brutta bestia eh Manuel? Perchè non ti dedichi al modellismo?

Manuel
Manuel
11 mesi fa
Reply to  Giaco Mazzi

Che c’entra l’ignoranza….
Sono dati reali e oggettivi informati

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