Dopo le parole a caldo di Marco Baroni nel post Lecce-H.Verona 0-1, il centrale, uno dei leader tecnici e carismatici del gruppo, descrive con ambizione ma anche schiettezza la ricerca dell’unità per il finale di campionato
“E’ normale, fa parte del gioco, noi dobbiamo stare sereni e spensierati, siamo giovani e pensiamo solo a mettere in campo le nostre qualità, solo così possiamo raggiungere il nostro obiettivo”. Federico Baschirotto ha fatto da psicologo di squadra mettendoci la faccia in un momento difficile dopo la sconfitta casalinga contro gli scaligeri. In conferenza stampa, il monito è stato quello tracciato già dall’allenatore, focalizzato su ciò che sarà negli ultimi appuntamenti nonostante l’enorme delusione dopo aver visto coronata la lunga rincorsa del Verona proprio nel Salento.
I tempi del calcio sono veloci e non c’è tempo di guardarsi allo specchio. Il 21 gennaio 2023 si giocava la diciannovesima giornata. Baschirotto, veronese di Nogara, affrontava per la prima volta l’Hellas da favorito. Il Lecce, lanciato da sei risultati consecutivi con l’inframezzo di tre vittorie di fila, si presentava al Bentegodi con 20 punti in saccoccia, 11 in più del Verona che ripartì dalla semplicità del calcio tenace di Zaffaroni e Bocchetti e, rischiando, anche vendendo Ilic, il calciatore più dotato, per puntellare il centrocampo con i debuttanti Duda e Ngonge. Il nome del belga è storia recente: gioia dei butei al Via del Mare, scaligeri a -1 dal Lecce e fuori dalla zona salvezza e salentini ancor più, per l’appunto, sotto pressione sin dal momento in cui Baschirotto, insieme a Umtiti, ha trascinato la squadra sotto la curva, dove le raccomandazioni a scuotersi erano ben chiare.
Smaltite le tossine fisiche e psicologiche della squadra, l’uomo-simbolo della campagna acquisti estiva, ha tenuto a ribadire il forte legame tra i calciatori e la squadra. Dopo gli allori dei successi in inverno (e qualche promessa di mercato magari già delineata), il Lecce ha smarrito la bussola. La storia giallorossa in A è chiara, e ogni salvezza, dati alla mano, ha vissuto un capitolo fondamentale nel calore di uno stadio ribollente di passione. Gli spareggi all’ultimo Lecce-Torino 3-1 del 25 giugno 1989, Lecce-Lazio 2-1 con doppio Vasari nel 2001, Lecce-Napoli 2-1 nel 2011 con gli attimi d’ansia prima della ratifica del gol di Chevanton, Lecce-Lazio 5-3, ultima vittoria del Lecce zemaniano in A e, l’anno prima, l’exploit 2-1 sull’Inter, l’ultimo anno in cui i salentini si salvarono a due giornate dal termine.
Per compiere un miracolo sportivo, perché tecnicamente di miracolo si tratta (Umtiti fermo da due anni, Ceesay alla prima esperienza in un campionato top, doppio salto C-A in due anni per lo stesso Baschirotto, Hjulmand-Gendrey-Gonzalez giovanissimi debuttanti e altri fattori noti), al Lecce manca quello squillo vincente in casa che riscalda il cuore e spazza via le incertezze. Baschirotto, ragazzo che conosce il termine gavetta, ha indirettamente toccato il tema in chiusura di intervista: “Siamo un gruppo unito e crediamo in noi e i tifosi devono credere in noi, abbiamo bisogno di loro, dobbiamo essere una squadra unica. Contro Sampdoria e Verona eravamo tutti delusi, quello che conta è essere uniti verso la salvezza”.
I risultati di fine andata hanno fatto sperare un cammino diverso, ma nella maturazione sportiva e umana dei calciatori agli ordini di Baroni l’esito di questo campionato sarà formativo. Quando il bravo viandante smarrisce la bussola, il punto fisso per orientarsi è la stella polare, immobile nel cielo ad indicare il Nord. La compattezza, termine tanto usato per descrivere la fase difensiva con Baschirotto protagonista, deve essere la stella polare. Il punto cardinale indicato forse non è un caso. Il Lecce è più forte unito con il suo popolo.
Forza LECCE 💛 ❤️ siamo tutti con te!!!
Uniti si vince, le polemiche sono fatte dai pseudo-tifosi.
Sempre al tuo fianco, quel che sarà sarà…..forza Lecce mio!
Forza Lecce dai!! Ai tifosi dico lasciate perdere per un po’ le polemiche e stringiamoci tutti intorno alla squadra per la volata finale di questo campionato e ottenere la salvezza in serie A. Forza Lecce alè alè
Via Baroni e Corvino da Lecce!
Tutti insieme state vicini tutti uniti ecc…. ok….ma ui bbuttati lu sangu in campu!
Praticamente bipolari
QUESTO RAGAZZONE MA PUÒ ESSERE L’IDOLO DEI TIFOSI?
DETTO SPARAPALLONI ACQUISTATO DA CORVINO PER FARE IL TERZINO E MIRACOLOSAMENTE SPOSTATO AL CENTRO…
SOLO CORVINO POTEVA VENDERCI QUESTO MEDIOCRE GIOCATORE COME MIGLIOR DIFENSORE DELLA SERIE A….
POVERI TIFOSI ANNEBBJATI DAL BURATTINAIO E COMPANI…
TRANQUILLI TANTO CI SALVIAMO LO STESSO
Burino datte alle bocce
Io sto a Roma…
Tu nella provincia di Lecce..
Io burino…
Burino perché?
Ma sei corvino tra noi tifosi?
vai a letto
Aooooo macchheessttadddiiii a bbburinoooo coattooooooo
Mourinho è ufficiosamente senza panchina… Caro presidente Sticchi puoi prenderlo per noi..
Caro Federico il fatto è che la Tifoseria è poco poco scocciata e delusa, ma qualche gol e vittoria in più rasserenerebbe tutti. Questo è, sempre se lo si può dire.
A l Lecce manca la finalizzazione, lasciato troppo solo l’unico attaccante.
Attaccante?…. E dove sono nel Lecce gli attaccanti. È un’intero campionato che giochiamo in 10!
Spensierati sicuramente,ma se il mister no prova un centro campo a 5,o a 4 con difesa a tre,rimane nu caputetaula,prova almeno nu tiempu
Deviazione DETERMINANTE,,PECCATO che sia toccate proprio a un veronese,segno del Destino che ci dice che tutto gira malissimo,,,le cinque sconfitte per errori e autogol ci stanno condizionando oltre modo,,autogol e deviazioni episodi a ripetizione,,cambiare tutto ciò assolutamente almeno contro lo SPEZIA,,altrimenti tutto svanisce,,che non siamo fortunati si è capito,,al VERONA GIRA ALLA GRANDE,,CON LO SPEZIA abbiamo bisogno dell’ episodio favorevole vedi UDINESE,,,tante le partite da pareggio e puntuale l errore determinante,,la pressione poi è subentrata e di conseguenza paghiamo ai fini del risultato,,,DNA tipico del LECCE,, in questo campionato non ricordo un episodio favorevole,, vedi la partita contro la SAMP,,,,APICE DI UNA SFORTUNA E speriamo che tutto finisca nel migliore dei modi,,,LA SALVEZZA DIPENDERA ANCHE DA QUESTO MOMENTO NEGATIVO,,,BARONI E CORVINO ESENTI DA colpe.
Fortuna audaces iuvat
Portatelo a casa tua se vuoi, a Lecce non servono questi personaggi
Baroni e Corvino primi artefici della disfatta! Dei Lecche’ della Società calcio come te, non ne abbiamo bisogno. Quindi vai a scrivere su di un’altro sito o sii più obiettivo!
tu sei la disfatta di chi ti ha messo al mondo
Ma quale fortuna…simu scarsi e basta!
È ora di fare i fatti, le chiacchiere a dopo… 😉