Il commento, attraverso una nota stampa, dei parlamentari e senatori salentini membri del Lecce Club Parlamento 1985
“Più che un’impresa, un miracolo Made in Salento. Non potremmo definire diversamente una salvezza con una giornata di anticipo che ha per davvero del miracoloso per una squadra del Sud, la più giovane del campionato, con il monte ingaggi più basso della Serie A, appena 16 milioni lordi, praticamente quanto quello di un solo buon giocatore di una grande squadra. Un miracolo fatto di coraggio, passione, lungimiranza, sostenibilità di bilancio di una società, salentina, fortemente legata al territorio che ci ha sempre creduto nonostante scetticismi, diffidenze e pessimismi troppo frettolosi“.
“Congratulazioni, quindi, al Presidente Sticchi Damiani e a tutta la società, alla dirigenza tecnica, a tutti i loro collaboratori che a vario titolo hanno partecipato a questo successo, ad una squadra giovane e audace vera rivelazione nazionale, a tutti coloro che dagli spalti, tanto in casa quanto in trasferta, hanno dimostrato attaccamento ai colori giallorossi ed amore per la propria terra. Siamo sempre stati convinti, ed è anche la ragione della nascita del Lecce Club Parlamento, che per una terra come la nostra, del profondo Mezzogiorno d’Italia, il calcio e, in particolare, la militanza in Serie A, sia al pari delle nostre ricchezze architettoniche, culturali, naturalistiche e paesaggistiche un patrimonio per tutto il Salento e un importante veicolo di promozione e di crescita del territorio. Saremo al fianco del Lecce Calcio per sostenere da tifosi, e per quanto nelle nostre competenze, questa autentica eccellenza salentina e, per entrare nel concreto, da subito sarà nostra cura adoperarci presso le Istituzioni coinvolte perché si proceda tempestivamente alla ristrutturazione dello stadio prevista nell’ambito degli interventi per i Giochi del Mediterraneo“.
È curioso che un parlamentare in particolare non perda mai occasione per dimostrare il suo distacco dal Lecce calcio, anche quando le iniziative sono bipartizan e soprattutto quando il suo ruolo nel pnrr, che distribuisce i fondi europei anche per gli stadi, ne richiederebbe a maggior ragione la presenza . Si sa che il ministro in questione abbia a cuore la Juventus, un pò meno che simpatizzi per gli innominabili galletti, però le origini non vanno mai dimenticate e soprattutto TRADITE