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Caturano a CL: “A Lecce società e tifoseria che meritano il meglio. Non essere rimasto il mio rimpianto più grande”

Nonostante gli anni passino, Salvatore Caturano resta uno degli attaccanti più prolifici ad aver vestito la maglia del Lecce in epoca recente. Il 33enne attaccante campano ha vissuto in giallorosso due stagioni e mezzo fatte di promozioni mancate ma soprattutto dalla gioia immensa della promozione 2018. Noi lo abbiamo sentito in esclusiva per rivivere insieme quei momenti, e non solo

Salvatore Caturano, per tutti Sasà. A Lecce hai disputato 80 gare condite da ben 29 reti, oltre che da una sentitissima promozione in Serie B. Cosa vuol dire, per te, aver giocato da protagonista al Via del Mare?

“Per me è stato un onore indossare quella maglia. Sono stati i due anni e mezzo più belli della mia carriera. Giocare a Lecce per un calciatore è il massimo, poi fare bene con quella maglia ed in quello stadio è davvero motivo d’orgoglio, così come aver potuto dare il mio contributo a quella scalata che ha poi riportato la squadra fino alla Serie A. Già appena arrivato avevo capito di avere a che fare con persone ambiziose, competenti e vere come Sticchi Damiani, Liguori e tutti gli altri. Porterò quei ricordi sempre con me nel cuore”.

A livello personale hai avuto subito un gran bell’impatto con il giallorosso, mentre a livello di squadra sono arrivate inizialmente due delusioni playoff culminate nell’assurda sconfitta di Alessandria. Avevi intuito anche tu che quella debacle sarebbe stata una nuova nascita per il Lecce?

“Ricordo benissimo quell’annata, iniziata in modo fantastico. Ci esprimevamo benissimo, in avanti il tridente PA-CA-TO con Pacilli e Torromino andò subito a mille. Poi però si chiuse tutto con quel pomeriggio maledetto, caratterizzato da occasioni gol a non finire per noi. Non siamo riusciti a sfruttarle, anche se Vannucchi fu strepitoso in più circostanze come con la parata su Doumbia nell’ultima azione. Fu una giornata particolare, condita dall’eliminazione sofferta ai rigori. Ed infatti ancora ce lo ricordiamo tutti, perché eravamo convinti di potercela fare. La delusione fu però presto sostituita dalla voglia di ripartire che la società ci dimostrò da subito. E quella grandissima fame e voglia di fare bene è ciò che ha permesso al Lecce di arrivare dov’è ora, così come l’affetto dei tifosi che non mancò per nulla dopo quella sconfitta. Diciamo che quella delusione è stata anche positiva perché ha permesso alla società di crescere tanto”.

Dallo shock di Alessandria alla cavalcata vincente firmata mister Liverani che ha portato a quell’urlo, tanto meritato quanto liberatorio, al fischio finale di Lecce-Paganese. Che annata fu quella? C’era la sensazione che fosse solo l’inizio del ritorno del Lecce nel calcio dei grandi?

“Assolutamente sì. Un aneddoto su tutto può farlo capire. Dopo il trionfo con la Paganese a suggellare una stagione stupenda ed emozionante avevamo festeggiato in un ristorante in città, ed al termine della festa ci trovavamo fuori con il presidente, Liverani, Lepore e Torromino a ripercorrere un po’ la bellissima cavalcata di quell’anno. Si vedeva chiarissimo però che Sticchi avesse quella gran voglia di ripartire subito per essere protagonisti anche in B, e così è stato. Credo che nulla accada per caso, ma è stato il frutto del gran lavoro di tutti. Questa società ha fatto qualcosa di straordinario e lo ha fatto con merito”.

Per il tifoso giallorosso quella promozione ad interrompere la serie di sei anni in C fu particolarmente sentita. Sei immediatamente stato consapevole di aver fatto qualcosa di importante per la gente salentina? Che rapporto hai avuto con questo territorio?

“Quell’anno fu magico. C’era la consapevolezza di aver regalato una gioia fantastica ad un popolo splendido, e ciò ci aveva unito tantissimo. Pensa che tutt’oggi abbiamo un gruppo WhatsApp composto da molti dei ragazzi di quell’annata con i quali siamo sempre in contatto. Questo per farti capire che affiatamento c’era, che voglia c’era di fare qualcosa di grandioso per la società e per la gente prima che per noi. Il Lecce ci provava da sei anni e per questo noi ancora oggi ci sentiamo importanti per i tifosi leccesi. Non solo per l’aver raggiunto il risultato quanto per averci messo anima e cuore per farli contenti. È per questo che penso quel gruppo lì venga ricordato con particolare piacere dagli appassionati giallorossi”.

Intanto gli anni sono passati e, a cinque stagioni da quell’impresa, ora il Lecce si trova ad iniziare la sua prima da confermato in Serie A dopo oltre un decennio. Cosa pensi della salvezza festeggiata quest’anno e del nuovo torneo alle porte?

“Penso che non si sia trattato di un miracolo, ma di un percorso ben programmato. Il Lecce cerca non di portare nomi, come si vede dal basso monte ingaggi, ma elementi che possono cresce e dare tutto per la maglia perché magari vogliosi di mettersi in mostra o di riscattarsi. Quello dell’anno scorso è stato un bel cammino. C’è stato un periodo di appannamento normale, ma nel complesso l’ottimo lavoro di tutti è stato ripagato meritatamente. Quest’anno spero che i giallorossi si ripetano, perché comunque io il Lecce lo porto sempre nel cuore, ho stima per tutto l’ambiente e sono sempre un tifoso giallorosso. Anzi, mi auguro che faccia ancora meglio e che, chi lo sa, possa sorprendere sull’onda dell’entusiasmo della recente salvezza”.

Tra i recenti acquisti giallorossi c’è anche Hamza Rafia, da te affrontato nell’ultima sfida tra il suo Pescara ed il tuo Potenza. Pensi possa far bene anche in A?

“Fa solo onore al club l’aver pescato una scommessa in C con l’obiettivo di lanciarla in A. Io ho avuto modo di giocarci contro l’anno scorso e devo dire che mi ha impressionato. È un calciatore che ha gamba, ha tecnica ed ha voglia dunque penso che in un contesto come Lecce possa fare bene. Società così se ne trovano poche, mi auguro Rafia possa fare bene in giallorosso”.

Tu vieni da una stagione strepitosa con la casacca rossoblù del Potenza, con ben 17 centri in 36 gare. Sei pronto per la nuova stagione? Essendo tu stato accostato a diversi club blasonati di terza serie, ti aspetti qualcosa dal mercato?

“Vengo da un anno importante a Potenza. Arrivare in una società nuova come quella del presidente Macchia era per me una scommessa. Sono felice per aver portato qui la mia esperienza ed i miei gol. Magari questa società non può ancora ambire ai più alti traguardi nell’immediato, ma ti mette tutto a disposizione e mi auguro di rimanere qui quanto più a lungo possibile. In periodo di mercato è normale ci siano degli interessi, ad oggi però sto benissimo qua, sto lavorando in ritiro per farmi trovare pronto in maglia Potenza. Poi, se arrivassero offerte importanti, ne parleremmo con il club”.

Sei sempre stato un attaccante completo, di quelli che nel calcio di oggi vanno via come il pane. Dando uno sguardo a ritroso a tutta la tua carriera, sei soddisfatto dei livelli raggiunti o hai qualche rimpianto?

“Probabilmente penso che avrei potuto fare qualcosina in più, ma tutto sommato sono contento di quello che ho prodotto nella mia carriera. Oggi sono considerato un top player nella Serie C, ed anche questo non è mai scontato. Il mio rammarico più grande è però non essere rimasto in B al Lecce, ti dico la verità, però per varie cose avevamo deciso di dividere le strade. Nel complesso sono in ogni caso contento e non mi pento di niente perché gli errori aiutano a crescere. Da giovane avrei potuto fare di più, ma fa parte del gioco”.

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9 mesi fa

Un grande

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9 mesi fa

Ciao Sasà

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9 mesi fa

Ancora grazie per averci portato fuori dall’incubo della serie C💛❤️

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9 mesi fa

grande Sasà 💛❤️

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9 mesi fa

💛❤️

Matteo Grottaglie
Matteo Grottaglie
9 mesi fa

Che incubo è stata la serie C per un territorio come il Salento

Lupo Alberto
Lupo Alberto
9 mesi fa

Grazie Sasà per quello che hai fatto per tutti noi in quegli anni un po tristi che molti hanno dimenticato, ma non noi vero tifosi .

Damiano
Damiano
9 mesi fa

Grande sasa..🔝💛❤

Lu Roccu tou
Lu Roccu tou
9 mesi fa

Grande Sasa… Bei tempi e belle trasferte!… Ora ormai seguo il Lecce solo in casa…

Sergio
Sergio
9 mesi fa

E vai Sasà ❤️💛

Dario
Dario
9 mesi fa

Io devo dirti solo una cosa:
GRAZIE DI CUORE PER QUELLO CHE HAI FATTO A LECCE
Davvero, forse nessuno si ricorda più di quello che abbiamo passato in quei anni
Io c’ero .
Grazie Sasa’.
U.L

Giuseppe
Giuseppe
9 mesi fa

Siamo saliti in B nel 2018!!!

Cri
Cri
9 mesi fa

Purtroppo molti professoroni che di solito criticano, si sono già dimenticati, o non sanno neanche chi è Caturano perché in quel periodo preferivano tifare le strisciate.
Chi come me ricorda quegli anni ringrazia questa società è nel suo piccolo contribuisce facendo l’abbonamento!!!
Forza Lecce sempre!!!

Requenzino
Requenzino
9 mesi fa

Sasà, Hulk Pacilli, Ciccio, Checco, tutta gente che è entrata nel cuore dei tifosi per aver giocato sempre col sangue agli occhi per il nostro Lecce

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