La conferenza stampa del dopogara di Supercoppa da parte del tecnico del Lecce Primavera Federico Coppitelli

SCONFITTA. “L’analisi è semplice. C’era una cornice di massimo livello per questi ragazzi, che hanno approcciato con il modo giusto. Sicuramente avrei voluto aiutarli di più, ma in questo periodo di transizione è complicato e chi lavora con i ragazzi sa che inventarsi qualcosa è difficile. Avrei voluto mostrare anche qualcosa in più dal punto di vista della personalità, ma di fronte avevamo una squadra collaudata, che si conosce e molto forte come la Roma. Alla fine il risultato è stato giusto”.

ANDAMENTO. “Oggi abbiamo fatto nascere le azioni con più difficoltà del solito. Però se vediamo da dove vengono i nostri quattro difensori è chiaro che è più difficile, e questo si porta dietro difficoltà anche per i centrocampisti. E’ difficile riproporre subito quanto fatto l’anno scorso da subito, ci vuole un attimo di tempo. Se facessimo questa partita a marzo sarei arrabbiato, ma oggi sappiamo da dove ripartire e come lavorare. Nel finale di gara c’è stata una reazione, ma al di là di come è arrivato il loro gol la Roma ha meritato”.

ATTEGGIAMENTO. “C’era un po’ di frenesia dettata dalla poca serenità. Avere una finale ad agosto si porta dietro anche questo. Credo che affronteremo la Juve in casa tra due settimane in modo diverso, ci sarà il lavoro di gruppo. Difensivamente nonostante il gap abbiamo retto, anche come spirito. La difficoltà grande è stata quella di avere la personalità di fare, cercando troppo di appoggiarci su Burnete”.