RUOLO E JUVE. “Quest’anno mi sento più leader rispetto all’anno scorso. La squadra tiene conto del mio parere, quindi questo mi dà ancora più personalità e mi sento di dire sempre qualcosa alla squadra prima della partita. Ho detto a tutti che eravamo lì, sopra la Juventus, che era una cosa rarissima per il Lecce e per tutti noi e di non aver rimpianti al fine gara di giocarcela alla pari con la Juve allo Juventus Stadium. In parte ci siamo riusciti e peccato per quell’episodio del gol, arbitro o non arbitro. Penso che abbiamo tenuto testa ad una grande squadra e penso il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto perché pur faticando avanti abbiamo retto benissimo concedendo poco”.

SQUADRA. “Siamo un gruppo compatto, remiamo tutti per lo stesso obiettivo, non ci sono individualismi nel senso di far bene per sé stessi. Il primo obiettivo è la salvezza, se gioco io devo dare il 100% per il Lecce, se non gioco spero che il mio compagno dia il 100% per il Lecce. Questo è un atteggiamento che abbiamo avuto fin dall’inizio come l’anno scorso e abbiamo continuato su questo focus che è molto bello e non capita in tutte le squadre”.

RITORNO. “Mi sentivo col direttore Trinchera tutti i giorni, o gli scrivevo io o lo faceva lui, quindi magari leggevo che accostavano altri portieri ed il direttore mi tranquillizzava. Dunque ero sicurissimo di tornare a Lecce fin dall’inizio del ritiro con la Samp, seppur la Samp è stata sempre la mia seconda famiglia. Farò sempre il tifo per la Samp e avrò metà cuore doriano ma il mio posto era in serie A con il Lecce, me lo ero meritato ed eravamo tutti contenti che la cosa si facesse e si è fatta”.

NAPOLI. “Queste partite si preparano da sole, comunque giochi contro i campioni d’Italia e c’è poco da aggiungere. Ognuno sa che è una partita importante, si è sotto i riflettori come è stato con la Juve. Giochi contro giocatori fortissimi, devi stare più attento ma anche il fattore campo aiuta. Secondo me sarà una partita combattuta, sperando che gli episodi siano dalla nostra parte come non lo sono stati a Torino”.