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I numeri di Lecce-Napoli 0-4: palle alte in calo e mala gestione di episodi

I Campioni d’Italia vincono al Via del Mare e sfruttano al meglio le debolezze del Lecce per rompere l’equilibrio e far valere la maggiore qualità posseduta. Dopo un approccio iniziale di aggressione e ricerca dell’uno contro uno da parte dei padroni di casa, la rete di Ostigard su punizione offensiva di Zielinski ha sfruttato al meglio le debolezze del Lecce sui cross spediti sul secondo palo. Con un assist geniale di Kvaratskhelia sul secondo palo per Osimhen in apertura di secondo tempo si è poi evitata qualsivoglia reazione, ma la rete del nigeriano è arrivata su una punizione offensiva mal gestita dal Lecce seguita da una non sufficiente velocità a recuperare le posizioni. I due punti nel finale, infine, figli dell’andamento della gara.

Le statistiche ovviamente raccontano offensivamente del dominio partenopeo. 2.46 a 0.66 di xG. Il Lecce, tolto il gol di Strefezza annullato per tocco di mano di Krstovic, ha avuto l’occasione per pareggiare con Pongracic (0.28) al 31′ e, nel secondo tempo, Piccoli non è riuscito a schiacciare in porta al 72′ (0.21). Per il resto, poche occasioni incisive negli 8 tiri (3 in porta). L’Ostigard-gol al 16′ (0.41) ha cambiato i piani partita ma oltre ai gol ben creati (Osimhen 0.45, Gaetano 0.08 e il rigore di Politano 0.76) i tiri hanno raggiunto quota 15 (6 in porta) con una certa pericolosità per Kvara al 22′ (0.23, colpo di testa alto) e 46′ (0.20, piatto ravvicinato sopra la traversa) più Simeone al 40′ (tiro da fuori) e Natan nel primo tempo (parata di Falcone su colpo di testa in proiezione offensiva, 0.09).

Il Lecce, come accaduto contro la Juventus, non ha avuto tempismo e velocità giusta nel passaggio smarcante in zona offensiva. 53 palle perse in attacco (su 111 totali) sono il risultato più alto in stagione. Krstovic ne ha perse 16, Almqvist 14, 10 per Rafia, Blin, Ramadani e Strefezza. Di 31 attacchi di posizione, solo 4 hanno generato un tiro, mentre, singolarmente, il Lecce ha tirato in 3 contropiedi su 3: Krstovic al 25′ del primo tempo, Almqvist tre minuti dopo e ancora Krstovic al 3′ della ripresa, murato da Natan.

Gli altri tasti dolenti arrivano dal centrocampo in un dato aggregato di duelli difensivi che è comunque tutto sommato positivo. 68% (47 su 69) con efficienza per Pongracic (91% e 17 recuperi palla), Gallo (88%) e Gendrey (100%). Male Ramadani (solo 1 duello vinto su 8) e gli esterni Strefezza (33%) e Almqvist (44%).

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Rod66
Rod66
6 mesi fa

Stare lassù era bello , ma queste partite negative c’è le aspettavamo e sono arrivate ,quasi a ricordarci la nostra reale dimensione , pensiamo a salvarci poi se arriva qualcos’altro ben venga.

Luana
Luana
6 mesi fa

Con questo sistema di gioco Strefezza rende il 20% delle sue possibilità. Pensarlo trequartista al posto di Rafia non sarebbe certo scandaloso, Gabriel rimane sempre il giocatore più tecnico e imprevedibile del Lecce.

Tino Cuper
Tino Cuper
6 mesi fa
Reply to  Luana

Sarebbe da provare

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