La grande e vincente prova di Coppa con il PSG solo tre giorni dopo la pessima prestazione con l’Udinese. Quale dei due Milan vedremo al Via del Mare?

“Mi auguro che non sia certo quello visto con l’Udinese. Ne avessi solo il pensiero nemmeno ci verrei sabato a Lecce. Al Via del Mare credo invece che verrà un Milan più forte perché ha ritrovato il suo gioco e le giuste motivazioni dopo la gara con i francesi. Credo sarà grossomodo anche la stessa formazione scesa in campo con il PSG. Magari più stanca, tuttavia di sicuro con un morale migliore”.

Già prima del match europeo avevi sottolineato l’importanza di non essere eccessivamente severi nei giudizi sul momento rossonero. Ora pensi che l’undici di Pioli possa confermarsi e risalire ulteriormente la china?

“Ho solo cercato di essere un filino razionale. Il Milan non ha vissuto un bel mese, ma non dimentichiamo che è arrivato un ko con la Juventus che era sicuramente diverso da quello rimediato con Inter e PSG. Con i bianconeri è stata una sconfitta casuale, in undici contro undici sarebbe sicuramente stato diverso. Con l’Udinese secondo me si è arrivati con dei carichi di lavoro orientati in ottica PSG e che sono stati pagati. E’ stata una gara anomala per il modulo di gioco che non mi è piaciuto, sia per l’aver inserito Jovic che per la difesa a tre. Credo sia stato un incidente di percorso, dunque aspettiamo un attimo. Di certo il Milan dovrà riprendere con il Lecce quanto ha perso con l’Udinese. E non sarà facile, lo abbiamo visto l’anno scorso. E’ un campo complicato, è cambiato tecnico rispetto ad un anno fa ma anche a Roma i giallorossi hanno dimostrato la loro pasta. Io mi lamento per il ko con la Juve, ma credo che ancor più debba farlo il tifoso leccese per il ko romano. D’Aversa ha di certo tanti rimpianti, negli ultimi venti minuti l’unica squadra in campo era il Lecce che infatti ha avuto una clamorosa occasione prima dell’uno-due avversario”.

Che opinione hai del Lecce di Roberto D’Aversa?

“Si deve dire che sia una squadra che lotterà per la salvezza, va bene, ma onestamente mi sembra meglio dell’Empoli, della Salernitana del mio amico Pippo e del Verona. Sono poi contento per D’Aversa, che ho conosciuto bambino nella Primavera milanista. Merita, è un bravo allenatore. Ad oggi non mi sembra una squadra che lotterà per salvarsi ed infatti non è stata mai vicina alla zona retrocessione. Lo stesso è stato un anno fa, quando gli è semplicemente venuto un po’ di braccino quando ha visto la zona rossa avvicinarsi, ma ne è stata sempre fuori. Auguro ai giallorossi di ripetersi, possono farlo visti i valori dei giocatori. In particolare mi piace Banda, e mi dispiace per Calabria che viene da gare in cui ha dovuto tenere a bada Kvaratskhelia e Mbappé. Per carità, lo zambiano è adesso molto inferiore ai due fenomeni, ma come caratteristiche, velocità e dribbling può mettere un’intensità capace di far venire al terzino rossonero un bel mal di testa”.

Guardando in alto, come vedi la lotta Scudetto 2023/24?

“Ancora è presto, sono tutti molto vicini. Il Milan dal suo canto dovrà cercare di approfittare del vicino Inter-Juve, se non lo farà è giusto non venga considerato da lotta tricolore. Come sempre il campionato si deciderà tra febbraio e marzo, i rossoneri devono cercare di arrivare a quel periodo massimo con questo distacco e poi si vedrà come andrà a finire. I valori ci sono, certo c’è qualche piccola lacuna ma credo sarebbe una sorpresa se non si lottasse per il vertice. C’è un’Inter arrembante, però la storia ci dice che spesso dopo l’autunno alcune squadre calano vistosamente. L’importante è non avere distacchi dai dieci punti in su quando lo faranno”.

Come dovrebbero scendere in campo i rossoneri contro i giallorossi?

“Credo Pioli andrà a riproporre l’undici che ha superato il PSG con la sola eccezione dell’inserimento dall’inizio di Chukwueze al posto dell’acciaccato Pulisic”.