Il calciatore del Nizza Youcef Atal è stato arrestato dalla polizia francese per istigazione all’odio razziale per motivi religiosi, dopo alcune pubblicazioni sui social relative al conflitto tra Israele e Palestina. Il 27enne algerino in forza al Nizza è accusato di apologia di terrorismo dopo un video pubblicato sui canali social, e poi rimosso rapidamente, in riferimento al conflitto israelo-palestinese. Dopo la consultazione con il prefetto e il comune di Nizza, la procura aveva aperto un’inchiesta che ha portato all’arresto del calciatore.

Il video, che invocava una strage di ebrei, era stato rimosso da Atal che si era poi scusato pubblicamente: “Sono consapevole che la mia pubblicazione abbia scioccato diverse persone, ma non era mia intenzione e mi scuso. Vorrei chiarire il mio punto di vista senza alcuna ambiguità: condanno fermamente ogni forma di violenza, in qualsiasi parte del mondo, e sostengo tutte le vittime. Non sosterrò mai un messaggio di odio”.

La reazione del Nizza è stata immediata, con la sospensione di Atal il 18 ottobre scorso in attesa di eventuali provvedimenti disciplinari da parte della Federazione. Successivamente, il 25 ottobre, il Consiglio Etico Nazionale della FFF lo aveva deferito al comitato disciplinare della Lega: la LFP ha annunciato la squalifica per 7 partite.

Oggi, infine, l’arresto con lo stato di fermo. Ahmed Touba, connazionale di Atal e difensore del Lecce, ha pubblicato due Instagram Stories in cui si esprime supporto al “fratello Youcef Atal” dicendosi “molto sorpreso della piega insolita e sproporzionata che ha preso questa storia”.